Martedì 18 ottobre, alle ore 18.00, al ‘Museo Archeologico di Manduria – Terra di Messapi’, sarà presentato il ‘ Progetto delle opere di riqualificazione e valorizzazione funzionale del Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria’ per il quale il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia ha ricevuto un finanziamento europeo dell’importo complessivo di € 3.800.000,00.
Alla presentazione interverranno il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, l’arch. Maria Piccarreta, Segretario Regionale per la Puglia del Ministero della Cultura, la dott.ssa Barbara Davidde, Soprintendente Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, l’arch. Maria Franchini, Responsabile Unico del Procedimento (RUP), l’arch. Francesco Longobardi, progettista e direttore dei lavori, la dott.ssa Laura Masiello, direttore scientifico per gli aspetti archeologici.
Risale al 2005 la decisione di finanziare il Progetto pilota Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno, una serie di interventi organici di valorizzazione e potenziamento dell’attrattività del patrimonio museale ed archeologico del Sud Italia, con l’obiettivo di contribuire a dare un impulso allo sviluppo economico e sociale dei territori coinvolti.
Nel 2008 furono individuate le istituzioni museali in grado di rappresentare un possibile futuro Polo di eccellenza, e tra queste rientrò anche il Polo di Taranto, composto dal Museo MarTa, dal Parco Archeologico di Saturo a Leporano (TA) e dal Parco Archeologico delle Mura Messapiche a Manduria (TA). Contemporaneamente furono avviate, in collaborazione con Invitalia, le analisi di pre-fattibilità e in seguito la progettazione preliminare e definitiva.
Con la programmazione europea 2007-2013 il “Progetto delle opere di riqualificazione e valorizzazione funzionale del Parco archeologico delle mura messapiche di Manduria” veniva finanziato per un importo complessivo di € 3.800.000,00.
L’ente beneficiario, con funzioni di stazione appaltante, è il Segretariato del MiC per la Puglia, diretto dal Segretario regionale arch. Maria Piccarreta. Responsabile unico del procedimento è l’arch. Maria Franchini coadiuvata dal dott. Vincenzo Cracolici e dall’arch. Loriana Dal Prà, tutti afferenti al Segretariato del MiC per Puglia. I lavori, iniziati nello scorso mese di giugno, saranno consegnati nell’estate del 2023.
ALCUNI CENNI STORICI e PROGETTUALI
Il sito messapico di Manduria si caratterizza, sin dall’evo antico, per la presenza della sua articolata rete di fortificazioni erette a più riprese e adattate alle diverse esigenze difensive dall’età arcaica all’ellenismo.
La città sorge su un ampio banco roccioso affiorante e vive, nei secoli, con e di quel banco roccioso. Da esso trae materiale da costruzione ed in esso, sfruttando le cavità prodotte dalla stessa attività estrattiva, realizza la sua forma, in un continuo dialogo con la pietra su cui poggia. Numerosi fenomeni carsici portano in superficie le risorse idriche di cui si avvale per diventare uno dei principali centri dei Messapi, nella roccia sono deposti i defunti, le cui tombe sono coperte dai lastroni cavati dalle stesse fosse in cui sono sepolti, insieme ai corredi propri del loro rango sociale.
La città, ben nota già ai viaggiatori del “Grand Tour” dei secoli XVIII e XIX per le sue imponenti rovine, è stata oggetto, soprattutto a partire dalla seconda metà del ‘900, di continue ricerche archeologiche che hanno portato alla luce oltre 1600 sepolture e contribuito alla individuazione di due cerchie murarie di dimensioni diverse (lunghezza 3 e 5 km circa) la cui costruzione caratterizza ancora oggi l’aspetto dei luoghi.
L’equipe costituita dal MiC si pone, tra gli obiettivi scientifici dei lavori, il rilievo dettagliato delle mura e la raccolta sistematica dei dati per la costituzione di un dossier relativo alle ricerche precedenti, alle notizie di trasformazioni ed interventi subiti nel corso dei secoli e alle immagini storiche.
Nel contempo il Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria si qualificherà come entità indissolubile del Polo internazionale dell’archeologia della Magna Grecia di Taranto, punto nodale di tutta la storia antica del territorio, riferimento riconosciuto dalla comunità scientifica e dalla domanda di turismo culturale, per l’approfondimento, lo sviluppo e la sperimentazione dell’archeologia magnogreca.
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