Una serata di festa si è trasformata in tragedia a Statte, dove un ragazzo di 13 anni ha perso tre dita a causa di un’esplosione incontrollata di un fuoco d’artificio, presumibilmente acquistato da una venditrice abusiva. L’incidente, avvenuto il 27 dicembre, ha provocato danni irreversibili alla mano del giovane, che ora dovrà affrontare una lunga strada di recupero.
Nella serata del 27 dicembre, un tranquillo momento di festa è precipitato nel terrore per un giovane di 13 anni residente a Statte. Mentre tentava di accendere un petardo, l’ordigno è improvvisamente esploso tra le sue mani, causando danni irreparabili. Il ragazzo è stato immediatamente portato dai familiari al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, dove ha ricevuto le prime cure. A causa della gravità delle lesioni, è stato successivamente trasferito al Policlinico di Bari, al reparto di Chirurgia Plastica.
Nonostante i tentativi dei medici di salvare le tre dita danneggiate, i danni causati dall’esplosione si sono rivelati irreversibili. Il giovane, tornato a casa, ha riportato anche una lesione a un occhio, fortunatamente senza gravi conseguenze.
In seguito all’incidente, i Carabinieri della compagnia di Massafra hanno condotto un’operazione di sequestro di un ingente quantitativo di fuochi d’artificio non autorizzati, presumibilmente destinati al mercato nero. Durante le operazioni, una donna è stata denunciata sotto il sospetto di aver venduto al ragazzo il pericoloso petardo.
Le autorità locali, coordinandosi con l’azienda sanitaria, stanno intensificando i controlli in tutta la provincia, invitando i cittadini, soprattutto i più giovani, a evitare l’utilizzo di botti artigianali, illegali e pericolosi. L’incidente tragico a Statte sottolinea l’importanza di regolamentazioni più stringenti sulla vendita di articoli pirotecnici e richiama l’attenzione sulla sicurezza durante le celebrazioni festive.
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