Si è svolta ieri pomeriggio la fase finale italiana con dimostrazione dal vivo del progetto Corus Xuam che prevede l’utilizzo di un drone per il trasporto di materiale sanitario dalla aviosuperficie localizzata alla periferia di Manduria sino al Parco archeologico.
Al progetto CorusXuam (Concetti operativi per servizi europei di U-space, estensione alla mobilità urbana) collaborano 7 stati (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia e Regno Unito) che ospiteranno 6 dimostrazioni dal vivo su larga scala sulla mobilità aerea urbana anche per integrare i voli dei droni a bassa quota con le operazioni che si svolgono negli spazi aerei controllati (Ctr) nei pressi degli aeroporti, nel caso l’aeroporto di Grottaglie.
La dimostrazione ha visto impegnati: Enav (società nazionale per l’assistenza al volo) D-Flight, il Dta (Distretto tecnologico aerospaziale), la società Nais (Sicurezza informatica e delle reti) di Torino e la slovena Pvs (Pipistrelverticalsolution), con il coordinamento di Eurocontrol e Technosky.
Durante le operazioni, oltre al drone utilizzato per il trasporto di materiale sanitario, sono stati in volo altri 4 droni, con l’obiettivo di controllare e studiare le operazioni di carico nello spazio aereo urbano e suburbano e verificarne le interconnessioni.
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