Prende piede anche tra gli avetranesi la proposta lanciata dal Movimento politico manduriano della lista Girardi di annullare il progetto appaltato del depuratore sulla costa facendosi carico dell’indennizzo che richiederebbe l’impresa aggiudicataria. Oltre ai cittadini che sui social cominciano ad apprezzare questa ipotesi portata avanti dalla consigliera comunale di Manduria Sandra Dicursi durante gli incontri con i componenti dei comitati spontanei di Avetrana, si dice favorevole all’idea anche l’assessore ed ex sindaco Mario De Marco. «Il pagamento di una penale da applicare sulla tariffa è una ipotesi su cui si può anche lavorare», afferma il componente della giunta Minò che scardina così la resistenza che oppone invece il vicesindaco Alessandro Scarciglia favorevole, invece, ad addossare alla Regione Puglia il costo di eventuali “danni” derivanti dalla cancellazione del progetto in atto.
Secondo un calcolo approssimativo, basato solo sul numero di abitanti dei tre comuni interessati, vale a dire Manduria, Avetrana e Sava, un tale risarcimento comporterebbe un esborso di circa quattro euro a carico di ogni famiglia. In questo modo, almeno questa è la proposta della consigliere Dicursi e quindi della lista Girardi che qualcuno nella rete tenta di buttare in caciara, si potrebbero rimettere le carte in tavola e considerare una nuova idea che vedrebbe la separazione degli agglomerati urbani con Manduria e Sava da una parte e le marine e i due comuni di Avetrana e Maruggio dall’altra, ognuno con recapiti finali separati. In questo modo i due comuni più grandi si doterebbero di un impianto (da individuare nei due territori, comunque non sulla costa) mentre le marine scaricherebbero nei due depuratori già esistenti, da ampliare, di Avetrana e Maruggio.
Fonte: La Voce di Manduria
Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!