N.B.: lo scopo di questo articolo è di informazione e documentazione etnobotanica. Esulano dagli intenti dell’autore consigli o suggerimenti in merito ad utilizzi e sperimentazioni medicinali fai-da-te.
Introduzione
Detto volgarmente “astragalo spagnolo”, “caffè selvaggio”, “caffè messicano”, e nei dialetti pugliesi “caffè americanu”, Astragalus boeticus è una Fabacea originaria del bacino mediterraneo che tutt’ora cresce spontanea in centro Italia, al sud e nelle isole.
Veniva coltivata e utilizzata come succedaneo del caffè, in Puglia e nel Salento come in Sicilia, in altre regioni d’Italia e altrove, e se ne utilizzavano a questo scopo i semi tostati. Fino alla metà del XX secolo questa pianta era comune nelle nostre campagne, ma la progressiva ignoranza sugli utilizzi e proprietà delle piante (ovvero la perdita del vero sapere contadino) e la scriteriata abitudine al diserbo chimico ne hanno drasticamente ridotto la presenza, sino a renderla rara al giorno d’oggi.
Se ne sono effettuate coltivazioni in tutta Europa, sempre a scopo di sostituto del caffè in periodi di crisi economica o di embargo. In Svezia, nel corso del XIX secolo, la monarchia introdusse una vasta coltivazione di Astragalus boeticus per la produzione di quello che venne soprannominato anche, e per questo motivo, “caffè svedese”. Dopo l’inizio del XX secolo, la sua coltivazione è diminuita.[1]
I semi contengono Colina e Trigonellina. La Colina ha attività antiossidante. La Trigonellina ha proprietà stimolanti dell’appetito, ipoglicemiche, galattogene, antispasmodiche, immunostimolanti, diuretiche, toniche.[2]
Un suo parente stretto, Astragalus membranaceus, è utilizzato da sempre nella medicina tradizionale cinese come immunostimolante, tonico e rafforzante dell’energia vitale. Viene utilizzato anche in erboristeria ed è commercializzato sotto forma di estratto di radice polverizzata.
Astragalus membranaceus è stato proposto anche come coadiuvante per le cure di HIV[3] e, più recentemente, di COVID-19.[4]
Nella medicina tradizionale palestinese varie specie di Astragalus sono state utilizzate per curare svariate malattie, tra cui malattie di tipo infettivo.
Un recente studio comparativo sulle proprietà di 4 specie di Astragalo (Astragalus boeticus, Astragalus aleppicus, Astragalus angustifolius e Astragalus anularis) ha confermato proprietà antimicrobiche e antiossidanti per tutte queste specie concludendo che Astragalus boeticus era superiore come efficacia alle altre tre specie analizzate.
Gli studi su Astragalus membranaceus e i suoi impieghi
I dati riguardanti la fitochimica e le proprietà farmacologiche di Astragalus boeticus sono piuttosto limitati, mentre altre specie appartenenti al genere Astragalus sono già state ampiamente studiate, poiché sono state utilizzate per millenni per il trattamento di varie malattie, incluso il cancro.[5]
Studi sugli estratti di diverse specie di Astragalo hanno mostrato una varietà di attività farmacologiche: agisce come antiossidante, diuretico, antidiabetico, epatoprotettore, neuroprotettore, analgesico, immunoregolatore, espettorante e protettore gastrointestinale.[6]
Astragalus è stato proposto per il trattamento complementare o alternativo delle malattie epatiche croniche, partendo dal presupposto che l’efficienza degli attuali agenti sintetici nel trattamento della malattia epatica cronica non è soddisfacente e che spesso si hanno effetti collaterali indesiderati.[7] Inoltre, per secoli le piante del genere Astragalus sono state effettivamente utilizzate nella medicina tradizionale di molti paesi per il trattamento di malattie epatiche.[8]
Sono stati isolati composti farmacologici da radici, foglie, germogli e semi di Astragalus: polisaccaridi, galattomannani, saponine, aminoacidi, flavonoidi, isoflavonoidi, alcaloidi, oligoelementi, astragalosidi e terpeni, concludendo che questo genere di pianta ha grande potenziale farmacologico.[9]
Nella medicina tradizionale cinese la radice essiccata di Astragalus membranaceus è sempre stata un farmaco molto popolare e usato per le sue proprietà immunostimolanti, epato-protettive, antidiabetiche, analgesiche, espettoranti e sedative.[10]
In effetti, diversi studi hanno confermato che metaboliti secondari di Astragalus membranaceus esercitano attività immunomodulanti, anticancro, antimicotiche, epato-protettive, neuro-protettive e vascolari protettive, e, sinora, gli effetti biologici più marcati rilevati sono quelli legati alle loro proprietà immunostimolanti, tanto da rendere questi composti ideali candidati adiuvanti nel vaccino. [11] Oltre alle proprietà immunostimolanti, recenti studi hanno dimostrato l’efficacia delle saponine di Astragalo come composti antitumorali e/o come adiuvanti in combinazione con agenti chemioterapici ortodossi. [12]
Le attività anticancro di questi composti sono state prese in considerazione per una vasta gamma di neoplasie, e gran parte degli studi ha evidenziato l’efficacia delle saponine di Astragalus contro i tumori gastrici e del colon-retto.[13]
Astragalus boeticus e altre specie, studi comparativi
Come si è detto in introduzione, la medicina popolare palestinese ha da sempre utilizzato diverse specie di Astragalo per curare varie malattie tra cui quelle di tipo infettivo. Uno studio pubblicato su European Journal of Integrative Medicine ha inteso valutare le attività fitochimiche e biologiche di quattro specie di Astragalo che crescevano spontanee a Gerusalemme: Astragalus boeticus, Astragalus aleppicus, Astragalus angustifolius, Astragalus anularis.
Si è scoperto che A. boeticus contiene alti livelli di fenoli, flavonoidi e tannini con un notevole potenziale di attività antiossidante e antimicrobica.
I risultati dello studio hanno mostrato che A. boeticus era superiore alle altre 3 specie in tutti i test condotti: aveva il più alto contenuto polifenolico e inoltre, il suo estratto acquoso ha mostrato la più alta attività antibatterica, mentre l’estratto metanolico ha mostrato tra le varie specie considerate le più alte attività antifungine e antiossidanti.[14]
L’auspicio è che questa specie sia più studiata in futuro, poiché tra le varie è stata sino ad oggi la meno testata.
Astragalus in erboristeria
L’impiego di Astragalus nella medicina tradizionale cinese risale alla notte dei tempi, con il Shennong Bencao Jing, antico trattato sulle piante medicinali. Il trattato risalirebbe ad un periodo imprecisato che va tra il 300 a.C. e il 200 d.C., ma sarebbe stato eleborato sulla base di tradizioni ancora più antiche. Astragalus è noto con il nome di Huang ed era utilizzato in combinazione con altre piante come tonico e per la cura di diabete, infarto, disturbi renali ed altre patologie.
Nella moderna erboristeria, anche europea, Astragalus membranaceus viene utilizzato come immunostimolante grazie alle proprietà delle radici che contengono saponine triterpeniche, flavonoidi, amine biogene e polisaccaridi, e inoltre ad aminoacidi, ferro, zinco, rame, rubidio, cromo, cumarine, ferulio, colina, betaina, sitosterolo, glicosidi triterpenici, e, ancora, numerosi acidi come acido folico, nicotinico, clorogenico, caffeico, linolenico.
E’ consigliato a scopi epatoprotettivi, per contrastare stress e affaticamento, nelle convalescenze successive a trattamenti antibiotici prolungati, per favorire apprendimento e memoria, migliorare la durata e la qualità del sonno.[15]
Viene utilizzato inoltre come cardiotonico, come depurativo e nella prevenzione e cura adiuvante di malattie degenerative.[16]
La Tintura madre viene utilizzata a scopi preventivi e immunostimolanti nella cura di influenza, febbre, tosse, raffreddore; l’estratto secco di radice a scopi immunostimolanti e nella cura complementare di stati infettivi.[17]
uno dei prodotti erboristici in commercio a base di Astragalo
Gianfranco Mele
- V. Graziani, A. Esposito, M. Scognamiglio, A. Chambery, R. Russo, F. Ciardello, T. Troiani, N. Potenza, A. Fiorentino, B. D’Abrosca, Spectroscopic Characterization and Cytotoxicity Assessment towards Human Colon Cancer Cell Lines of Acylated Cycloartane Glycosides from Astragalus boeticus L., Molecules, 24, maggio 2019 ↑
- A. Oliverio, L’Astragalus boeticus quale succedaneo del caffè, Istituto di Chimica Farmacologia e Tossicologia, Catania, 1939, pubbl. in A. Tarchi, La Chimica, rivista mensile, XVI, gen. 1940, pp. 213-214 ↑
- Chun-Hui Ma,Rui-Rui Wang Ren-Rong Tian, Guan Ye, Ming-Song Fan, Yong-Tang heng & Cheng-Gang Huang, Calycosin 7-O-β-D-glucopyranoside, an anti-HIV agent from the roots ofAstragalus membranaceus var.mongholicus, Chemistry of Natural Compounds 45,282–285(2009); Jian Ping Liu, Eric Manheimer, Min Yang, Herbal medicines for treating HIV infection and AIDS, Cochrane Systematic Review, July 2005 ↑
- Yang Yang,Md Sahidul Islam,Jin Wang,Yuan Li, andXin Chen, Traditional Chinese Medicine in the Treatment of Patients Infected with 2019-New Coronavirus (SARS-CoV-2): A Review and Perspective, International Journal of Biological Sciences, 2020; 16(10): 1708–1717 ↑
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- Seied Mehdi Miri, Yasamin Shamsolshoara, Phytochemical and pharmacological properties of Astragalus species, Department of Horticulture, Karaj Branch, Islamic Azad University, Kataj, Iran, giugno 2019, 2nd National Conference Medicinal Plants and Species Affecting the Fatty Liver, At Tehran, Iran ↑
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- Rios J.L., Waterman P.G. A review of the pharmacology and toxicology of Astragalus Phytother. Res.1997;11:411–418 ↑
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- Graziani V., Scognamiglio M., Belli V., Esposito A., D’Abrosca B., Chambery A., Russo R., Panella M., Russo A., Ciardiello F., et al. Metabolomic approach for a rapid identification of natural products with cytotoxic activity against human colorectal cancer cells Sci. Rep. 2018;8:5309 ↑
- Nidal Amin Jaradat, Abdel naser Zaid, Aladdin Abuzant et. al., Phytochemical and biological properties of four Astragalus species commonly used in traditional Palestinian medicine, European Journal of Integrative Medicine, Volume 9, gennaio 2017, pp. 1-8 ↑
- Riza Psicosomatica, Erbe e Fitoterapia, Astragalo: proprietà, benefici, quando utilizzarlo, Riza online, https://www.riza.it/benessere/erbe-e-fitoterapia/7023/astragalo-proprieta-benefici-quando-utilizzarlo.html ↑
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