Musei, parchi e aree protette, ma anche attività ricettive, enti e associazioni. È partita la campagna di iscrizione ad Open Tourism 2021, destinata ai tanti operatori pugliesi della provincia di Taranto e del Salento. Il comparto dell’accoglienza prova a superare la crisi legata al Covid e lo fa puntando su un turismo di qualità, sostenibile e sicuro. Grande fermento in queste ultime settimane per il rilancio di un settore strategico che deve immaginare il prossimo futuro.
Il progetto coinvolge l’Unione dei Comuni Terre del Mare e del Sole e cioè Avetrana, Fragagnano, Leporano, Pulsano, Maruggio, Lizzano e Torricella e l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Realtà in rete con l’Unione dei Comuni delle Sorgenti del Biferno, l’Albania- attraverso il Comune di Fier- e il Montenegro con il Comune di Cetinje. Da qui l’invito ad aderire al circuito e diventare così ambasciatori di una promozione del territorio che nasce dalla partecipazione e dal desiderio di valorizzare la ricchezza dei luoghi di una regione straordinaria e variegata come la Puglia.
Intanto si è costituito il board di Open Tourism, un organo decisionale inteso come strumento di dialogo, ma anche di attivazione di processi strategici per la promozione di politiche, progetti e interventi turistici. Il coordinamento è affidato ad Alfredo Longo in qualità di Presidente Unione dei Comuni Terre del Mare e del Sole. «L’adesione- spiega- rappresenta un’occasione di confronto e sinergia come risposta ad un’emergenza, partita nel 2020, che ha messo in ginocchio un comparto che ora scalda i motori per la ripartenza».
Nello specifico, si punta ad un modello di accoglienza diffuso attraverso una cooperazione tra pubblico e privato, possibile grazie al progetto Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro. «In questa estate- conclude- si potrà tornare a viaggiare, ma bisognerà farlo in sicurezza. E le imprese del settore, anche in Puglia, si fanno trovare pronte e vogliono fare la loro parte. Proprio Open Tourism può rappresentare una risposta in questa direzione grazie al sistema di accoglienza diffuso e alla visione del turista come cittadino temporaneo, in cerca di esperienze da vivere». Il progetto, presentato due anni fa, è stato rimodulato rispetto alla pandemia in atto e si è dotato di moderni sistemi di promozione, sempre più digitali e interattivi. Gli operatori, infatti, avranno a disposizione strumenti promozionali, come mappe, video, e kit, ma anche un’app e un sito: è così che la rete transnazionale diventa occasione di maggiore competitività, finalizzata anche ad incentivare i flussi turistici tra Italia, Albania e Montenegro. Realtà che condividono storia, cultura e valori.
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