martedì 05 Novembre, 2024 - 19:27:01

Putignano – PRESUNTI CREDITI TRIBUTARI FITTIZI RELATIVI A BONUS EDILIZI. SEQUESTRI PER UN VALORE DI 10 MILIONI DI EURO

Le Forze dell’Ordine, in particolare i Finanzieri della Tenenza di Putignano e i Carabinieri della Stazione locale, stanno eseguendo, nelle province di Bari e Roma, un decreto di sequestro preventivo.

Tale provvedimento, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, riguarda beni immobili, disponibilità finanziarie e crediti per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. I destinatari del sequestro sono una società e tre persone fisiche coinvolte a vario titolo in un’indagine. Le persone sono indagate per reati come truffa aggravata ai danni dello Stato, ricettazione, autoriciclaggio e utilizzo di atti falsi, mentre la società è coinvolta per responsabilità amministrativa, in base al D.Lgs. 231/2001, legata ai reati ipotizzati. È importante sottolineare che questo provvedimento è stato adottato nella fase delle indagini preliminari e dovrà essere confermato in sede processuale con il contributo della difesa.

Le indagini, complesse e articolate, hanno portato alla luce un sistema fraudolento mirato all’uso indebito delle agevolazioni previste per gli interventi edilizi, in particolare i cosiddetti “Superbonus” ed “Ecobonus”, introdotti dal “Decreto Rilancio” (D.L. 34/2020). Queste misure consentono, tra l’altro, di ottenere crediti d’imposta cedibili a terzi e utilizzabili in compensazione o monetizzabili presso istituti di credito.

Grazie alle indagini tecniche ordinate dal PM e condotte congiuntamente dalle due Forze di Polizia, è stato scoperto un circuito fraudolento che ruota attorno a due degli indagati. Questi avrebbero creato e gestito una società edile di Putignano, formalmente amministrata da un prestanome, che avrebbe emesso fatture per lavori mai eseguiti, generando così fittizi crediti fiscali grazie al meccanismo dello “sconto in fattura”.

Parte di questi crediti fittizi è stata poi ceduta a due società di capitali, con sede nelle province di Bari e Venezia, a prezzi molto inferiori rispetto al loro valore nominale, e successivamente utilizzata per compensare debiti tributari e/o previdenziali attraverso i modelli F24.

Le verifiche documentali e bancarie effettuate dalla Guardia di Finanza, insieme ai controlli effettuati dai Carabinieri su novanta immobili coinvolti nei lavori di ristrutturazione, situati nelle province di Bari, Lecce e Potenza, hanno confermato quanto emerso dalle intercettazioni.

L’operazione è stata denominata “copia e incolla” poiché i gestori della società, dopo aver ottenuto la firma dei proprietari degli immobili sui contratti per l’esecuzione dei lavori, avrebbero digitalmente copiato tali firme per utilizzarle su tutti i documenti necessari alla generazione del credito d’imposta, come le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate e la fine lavori. Questo schema ha coinvolto anche tecnici che hanno asseverato i lavori e professionisti contabili che hanno certificato la conformità dei documenti inviati all’Agenzia delle Entrate. Inoltre, è indagato per favoreggiamento personale il contabile della società edile, accusato di aver aiutato gli amministratori ad eludere le indagini.

Con il sequestro odierno, che ha colpito anche il “cassetto fiscale” dell’impresa putignanese e ha portato al congelamento e successivo sequestro dei crediti d’imposta, è stata impedita l’immissione e la circolazione nel sistema economico legale di crediti indebiti utilizzabili in compensazione o cedibili a terzi.

Questa operazione dimostra l’attenzione costante e prioritaria della Procura della Repubblica di Bari e la collaborazione efficace tra la Guardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri, forze di polizia impegnate nella tutela della legalità e nel corretto impiego delle risorse pubbliche destinate a mitigare gli effetti della pandemia e a favorire la ripresa economica del Paese.

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