Ieri mattina (17/10/2017) è giunta alla sala operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Taranto una segnalazione telefonica da parte un diportista il quale informava che a circa 100 metri dalla spiaggia di Montedarena del comune di Pulsano erano presenti due grosse tartarughe marine impigliate in una matassa di fili di nailon utilizzati per la pesca ed una in particolare aveva un amo da pesca infilzato nella bocca. Immediatamente è stata inviata sul posto una Motovedetta dipendente – CP246.
Giunti in zona, il personale imbarcato è riuscito con non poche difficoltà a recuperare a bordo i due esemplari di tartarughe. Una volta al sicuro, in coordinamento con il centro WWF di Policoro, le tartarughe, mantenute sempre bagnate per evitare la disidratazione, sono state condotte presso il porto mercantile di Taranto, e consegnate ai responsabili del WWF per il successivo ricovero nel centro lucano per le cure del caso.
Purtroppo l’episodio descritto è solo l’ultimo di una serie di casi del genere, che vedono impegnati i mezzi della Guardia Costiera, che testimoniano l’utilizzo indiscriminato di attrezzi da pesca non consentiti, che, sovente abbandonati in mare, provocano un danno a volte irreparabile alle specie marine che popolano le nostre acque, specie, come quella delle tartarughe marine, già gravemente a rischio per altri fattori come l’inquinamento dei mare dalle plastiche.
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