lunedì 25 Novembre, 2024 - 5:14:58

Replica a notizie stampa su mancata erogazione del “bonus carburante” al personale di KYMA MOBILITÀ S.p.A.

KYMA MOBILITÀ
KYMA MOBILITÀ

Riceviamo e pubblichiamo la nota di seguto riportata di KYMA MOBILITÀ S.p.A.

Da alcuni articoli apparsi sulla stampa locale si è appreso di un comunicato stampa diramato da un circolo di un partito politico cittadino che riferirebbe di doglianze espresse dalle organizzazioni sindacali di KYMA MOBILITÀ in ordine alla mancata erogazione in favore del personale dipendente del cosiddetto “bonus carburante”, arrivando ad evidenziare, tra l’altro, “il basso coefficiente etico che guida la conduzione di questa azienda partecipata”.

Si ritiene di dover replicare alle affermazioni riportate negli articoli pubblicati, non prima di aver precisato che il comunicato citato, sebbene indirizzato al Consiglio di amministrazione, non è mai pervenuto in Azienda, che, pertanto, non ne conosce il testo integrale.

Senza entrare nel merito delle dinamiche dei rapporti tra le diverse sigle sindacali presenti in KYMA MOBILITÀ, preme sottolineare, preliminarmente, che due di esse, pur essendo tra quelle che avrebbero firmato il comunicato in questione, si sono invece rese disponibili a sottoscrivere l’ipotesi di accordo elaborata al termine della trattativa, avviata sin dallo scorso mese di giugno e conclusasi in data 14 dicembre.

Entrando nel merito del contenuto degli articoli di stampa, contrariamente a quanto apparirebbe dalla lettura degli stessi, la percezione del suddetto bonus non è un diritto dei lavoratori.

Inoltre, qualora erogato, detto bonus graverebbe sui costi dell’azienda al pari di tutti gli altri oneri sostenuti per il personale dipendente. Pertanto, l’Azienda non dovrebbe semplicemente “anticipare” le somme necessarie, per poi recuperarle, ma trattarle alla stregua di tutti gli altri costi del personale (che non vengono rimborsati dallo Stato), compresa la sua deducibilità fiscale.

Attraverso la risposta a interpello n. 15 del 12 gennaio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che dal bonus carburante sono escluse le amministrazioni pubbliche. KYMA MOBILITÀ, pur non essendo una pubblica amministrazione, non può attribuire elargizioni al proprio personale in maniera difforme da quanto previsto dalla contrattazione di settore.

Come ben noto alle Segreterie delle Organizzazioni sindacali, l’art. 4 dell’Accordo Nazionale 28 novembre 2015, di rinnovo del CCNL autoferrotranvieri-internavigatori, prevede che la contrattazione di secondo livello con contenuti economici, basata sul premio di risultato, persegue l’obiettivo di collegare incentivi economici ad incrementi di produttività, di qualità, di redditività, di efficacia, di innovazione, di efficienza organizzativa ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività aziendale, nonché ai risultati legati all’andamento economico dell’impresa.

A livello aziendale, detta contrattazione di secondo livello ha portato alla sottoscrizione, in data 26/03/2022, da parte di tutte le sigle sindacali, di un accordo basato sul Premio di risultato che copre il triennio 2022-2024. L’accordo in questione prevede, tra l’altro, che le parti stipulanti si incontrino con cadenza annuale per la verifica dei risultati dell’applicazione delle misure contenute nell’accordo stesso.

Sin dallo scorso mese di giugno sono stati avviati svariati incontri con le Organizzazioni sindacali per effettuare la suddetta verifica annuale. Nel corso degli stessi le OO.SS. hanno richiesto svariate modifiche dell’impianto del Premio di risultato, in gran parte accolte dall’Azienda, che non sarebbe stata obbligata a farlo, attesa la copertura dell’accordo vigente fino al termine del triennio 2022-2024.

Tali modifiche si sono di fatto concretizzate nell’incremento delle misure delle premialità in favore del personale, oltre che nell’erogazione di un’ulteriore erogazione dell’importo di 200,00 euro a tutti i lavoratori, non già nella forma del bonus carburante, ma nella più vantaggiosa modalità di fringe benefit, spendibile non solo per l’acquisto di carburante, ma anche di generi alimentari e prodotti diversi.

Tra le misure contenute nell’ipotesi di accordo, l’Azienda ha previsto l’assegnazione a tutto il personale di uno smartphone con relativa connessione dati + fonia e con oneri interamente a carico dell’Azienda stessa, proprio per perseguire gli obiettivi di innovazione dei processi e di efficienza organizzativa posti a base, tra gli altri, della contrattazione del Premio di risultato.

È destituita di ogni fondamento, come ben noto alle Organizzazioni sindacali, l’affermazione che “il bonus carburante sarebbe stato erogato solo se i lavoratori avessero accettato di utilizzare lo smartphone aziendale per assicurare la loro reperibilità lavorativa”.

È vero, al contrario, oltre che dettagliatamente riportato nel verbale di incontro dello scorso 14 dicembre, sottoscritto da tutte le organizzazioni aziendali e consultabile da tutto il personale, essendo pubblicato sulla bacheca intranet aziendale, che l’istituto della reperibilità è stato, di comune accordo, stralciato dall’ipotesi di accordo.

A tal riguardo, all’ipotesi di accordo che le Organizzazioni sindacali hanno ritenuto di non sottoscrivere è stato allegato un regolamento per l’utilizzo degli smartphone aziendali, anch’esso facilmente consultabile, che ha espressamente previsto la facoltà per i dipendenti di spegnere il telefono, o di non rispondere alle telefonate aziendali fuori dal proprio turno di lavoro, riconoscendo, in tal modo, il “diritto alla disconnessione”.

Alcuna ulteriore attività è richiesta, pertanto, al personale aziendale in dipendenza della eventuale sottoscrizione dell’accordo e della conseguente assegnazione dello smartphone, come invece impropriamente rappresentato. La finalità di tale strumento è solo quella di rendere più semplici le comunicazioni tra gli stessi dipendenti e l’Azienda (richiesta ferie, permessi, comunicazione turnazione) e l’introduzione di nuovi servizi interattivi, come ad esempio i cambi turni, che in questo modo il personale potrà curare direttamente ed in maniera più equa e trasparente, senza la necessità di rivolgersi ad “agenzie” non meglio identificate.

L’Azienda, per concludere, non verrà meno alla sottoscrizione dell’accordo e non si sottrarrà alla discussione di ulteriori chiarimenti da apportare al testo dell’ipotesi di accordo raggiunto nell’incontro dello scorso 14 dicembre, qualora necessari.

Cordiali saluti.

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