Un ex prete di Latiano, indagato dalla Procura di Brindisi con l’accusa di aver diffuso immagini hot della donna di Manduria, con la quale ha avuto una breve ma intensa relazione sentimentale. Il reato contestato è quello del revenge porn, una delle principali novità contenute nel cosiddetto «Codice rosso» recentemente introdotto nel codice penale per punire la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti.
Lui 45enne della provincia di Brindisi lei sulla quarantina, manduriana. La loro conoscenza era nata quando l’ex religioso, prima sospeso e successivamente privato dall’abito talare su decisione della congregazione per il clero del Vaticano per fatti diversi da quelli di questa inchiesta, esercitava il suo ministero nella parrocchia di San Giovanni Bosco a Manduria. La donna, tra le più assidue frequentatrici della chiesa, era rimasta legata all’ex sacerdote che ha cominciato a frequentare assiduamente sino a luglio del 2020, quando ha scoperto che alcune sue foto, molte dei quali non sapeva l’esistenza, che la riprendevano in posizioni molto intime, facevano il giro sui telefonini di suoi conoscenti. Alcune immagini, 63 in tutto quelle rintracciate dalla donna, la ritraevano insieme all’ex prete in atteggiamenti sessualmente espliciti. «L’ho scoperto grazie a tre persone del mio paese che mi conoscevano e mi hanno avvertita», spiega la donna, separata e mamma che si è subito preoccupata di tutelare la sua immagine di donna e madre di un minore. «Il mio terrore era che qualcuno potesse far vedere quelle schifezze al mio bambino», confida la presunta vittima che ha denunciato l’accaduto alla polizia postale e per competenza alla Procura della Repubblica di Brindisi, provincia nelle quale si sarebbe consumato il reato (le foto la ritraevano in casa dell’ex prelato).
Il fascicolo è finito sulla scrivania del pubblico ministero della procura brindisina, Gualberto Buccarelli, che ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo «perché, con più azioni consecutive, senza il consenso della persona offesa, diffondeva, dopo averle scattate o ricevute, alcune fotografie a contenuto sessualmente esplicito destinate a rimanere private». Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, ha così fissato l’udienza preliminare che si aprirà il 7 ottobre prossimo. L’imputato che rischia il processo è difeso dall’avvocato Franz Pesare, la presunta parte offesa da Daniele Galoppa.
La Voce di Manduria
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