Nelle campagne di Castellaneta (TA), i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Marina di Ginosa (TA) individuavano, all’interno di un terreno agricolo in località Borgo Perrone, sei cumuli di rifiuti dati alle fiamme. Nelle cataste erano presenti teloni di plastica, cavi metallici e paletti di legno provenienti dallo smantellamento di un vigneto. È stato, così, deferito all’autorità giudiziaria il responsabile dell’abbruciamento, ovvero un 62enne, conduttore dei terreni agricoli, per la violazione degli articoli 256 e 256-bis del D.Lgs. 152/2006 (deposito incontrollato e combustione illecita di rifiuti speciali).
Già nella scorsa estate, durante la quale il dispositivo di monitoraggio del territorio è stato rafforzato per il contrasto al fenomeno degli incendi boschivi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Marina di Ginosa (TA) erano intervenuti su diversi roghi di rifiuti plastici nei comuni di Ginosa, Castellaneta e Palagiano, attirati dalle colonne di fumo nero, riuscendo a risalire in due occasioni agli autori degli illeciti, ovvero imprenditori agricoli locali, e deferendoli all’Autorità Giudiziaria.
Quello della combustione dei teli in plastica è un grave problema che si sussegue con regolarità, in quanto le attività agricole fanno un uso intensivo di tali materiali che, dopo l’utilizzo, specialmente in questo periodo, vengono perlopiù abbandonati o bruciati. Comportamenti irresponsabili che provocano l’inquinamento dell’aria e del terreno e pongono in grave pericolo l’ambiente e la salute dei cittadini.
Ma, ovviamente, non è solo bruciando un telone che si danneggia l’ambiente, basta abbandonarlo sul suolo una volta utilizzato, un’abitudine che purtroppo non sembra causare problemi di coscienza negli agricoltori poco attenti a queste tematiche. Tale fenomeno avviene nonostante a livello nazionale ci sia un ente preposto specificatamente allo smaltimento di rifiuti in polietilene. È il PolieCo, un consorzio obbligatorio e senza scopi di lucro, nato nel 1998, che in Puglia ha una settantina di centri convenzionati, che smaltiscono gratuitamente i teloni esausti e si occupano di inviarli ai centri preposti al riciclaggio. Lo smaltimento è gratuito perché il costo del materiale plastico al momento dell’acquisto tiene conto anche di un modico contributo ambientale. L’agricoltore attento al corretto smaltimento dei rifiuti è tenuto a portare personalmente ed a sue spese il materiale al centro convenzionato più vicino. Purtroppo in moltissimi casi questo non succede.
Pertanto, continua senza sosta l’attività dei Carabinieri Forestali volta a prevenire e reprimere le molteplici condotte illecite in materia ambientale che, danneggiando e deturpando l’ambiente, costituiscono potenziali pericoli per la salute umana e per gli equilibri degli ecosistemi.
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