Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 34 voti favorevoli 7 contrari e un astenuto, la proposta di legge contenente interventi per la valorizzazione dei rituali festivi legati al fuoco.
Obiettivo del provvedimento è di contribuire ad assicurare un maggior rispetto del patrimonio culturale e folkloristico legato ai riti del fuoco, diffondendone soprattutto il valore umano.
Con questa legge si punta anche ad accrescere la consapevolezza a livello locale, nazionale e internazionale, dell’importanza di tali manifestazioni che favoriscono la diffusione della cultura e la conoscenza delle tradizioni e del territorio della nostra regione.
E’ prevista l’istituzione di un apposito Registro dei rituali festivi legati al fuoco che si svolgono sul territorio pugliese, di cui si occuperà la struttura regionale competente in materia di turismo, affidando alla Giunta regionale il compito di definire i criteri e le modalità ai quali far riferimento per l’inserimento nel registro dei soggetti aventi titolo. E’ stato assegnato un contributo da stanziare in bilancio anno per anno (100 mila euro quelli per il 2018) per concorrere all’organizzazione dei rituali festivi legati al fuoco, inseriti nel registro, dando priorità a tutte quelle iniziative dirette a realizzare circuiti fra manifestazioni storiche di interesse locale e rappresentazioni che si propongono di coinvolgere città italiane ed europee con le loro tradizioni e culture.
“Non poteva esserci giornata migliore per approvare la legge che prevede interventi a favore delle cosiddette feste popolari legate al fuoco, che hanno una antica tradizione in Puglia”, ha dichiarato a caldo Luigi Manca (Direzione Italia – Noi con l’Italia), “Stasera a Novoli (16 gennaio ndr) si accenderà una delle più grandi Focare del Mediterraneo in onore di Sant’Antonio abate”.
“Un evento che nonostante avvenga d’inverno – ha aggiunto Manca – è in grado di attirare non solo dalla Puglia migliaia di turisti. Tant’è che il famoso regista Winspeare ne ha fatto un medio metraggio. È necessario tramandare questi riti alle nuove generazioni non solo a fini turistici ma proprio per quella conservazione delle antiche tradizioni che hanno coniugato la fede con il folclore”.
“Non stiamo facendo “regali” a questo o quel Comune – ha quindi precisato Manca – ma solo valorizzando le antiche tradizioni popolari che hanno contribuito a rendere famosa la Puglia in tutto il mondo”.
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