Romina Power cittadina onoraria di Avetrana, ha incantato ieri, con al sua semplicità, le oltre diecimila persone che hanno partecipato pacificamente alla manifestazione di protesta contro la localizzazione ad Urmo Belsito del depuratore consortile di Manduria Sava. L’artista salita sul palco ed affiancata da Francesco Di Lauro, responsabile del WWF, ha letto la lettera-appello indirizzata al governatore della Puglia Michele Emiliano.
«Gentilissimo Presidente Michele Emiliano, – si apre così la lettera di Romina Power – mi rivolgo a Lei e sono certa che darà l’ascolto che meritano le istanze che condivido e di cui mi faccio portavoce. La prima volta che Albano mi ha portato qui in Puglia, era maggio del 1969 ed è nata una Love Story con la Puglia che non è mai finita. Questa regione non ha nulla da invidiare alla più belle regioni degli Stati Uniti. Perfino Trump, che potrebbe andare ovunque nel mondo, quest’anno ha scelto la Puglia per le sue vacanze estive insieme a Carlo e Camilla d’Inghilterra e centinaia di altri potenti della terra. Lei stesso – continua la signora Power – ha asserito con orgoglio che abbiamo la migliore accoglienza turistica d’Italia. Mi domando allora perché, ora che se ne stanno accorgendo in tanti, sosteniamo sconsideratamente progetti che mirano a distruggere irrimediabilmente il nostro patrimonio unico e più prezioso, la natura e con lei ogni possibilità di ulteriore sviluppo turistico sul nostro mare. Abbiamo un mare incontaminato dove ancora si può pescare e spiagge commoventi per la loro bellezza. Ho sentito da più parti – prosegue la cittadina onoraria – che si immagina per la Puglia una crescita basata soprattutto sul turismo e sull’agricoltura. Perché allora si avalla un progetto di vasche di liquami con scarico degli stessi su un tratto del litorale di Manduria tra un’area protetta dove si sono stanziati fenicotteri e cavalieri d’Italia e il fiume Chidro, che nasce a cento metri dal mare e lì arriva con le sue acque limpide e dolci? Non siamo contrari al depuratore, ma bisogna spostarlo nell’entroterra e non dove contamina la costa e la bellezza naturale delle riserve naturali, in particolare del querceto Cuturi Rosamarina e della macchia mediterranea tutto intorno, dove si è creato un delicato equilibrio di ecosistema. Prima di creare un danno irreparabile, – conclude l’artista – pensiamo bene. Ci aiuti lei a conservare intatta questa regione e questo mare, per me, il più bello d’Italia.»
La lettura è stata accompagnata da scroscianti applausi dalla numerosissima folla presente alla manifetsazione.
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