Anno Pirandelliano con Pierfranco e, Responsabile del ProgewEtnue – letteratura del MIBACT. Grande successo e consenso con la LECTIO MAGISTRALIS di Pierfranco Bruni, esperto di culture letterarie e antropologie letterarie tra Occidente ed Oriente e autore di diversi libri sulla tematica.
A Castelbuono (Palermo) una serata eccezionale. Una serata preziosa anticipando le celebrazioni Pirandelliane per gli ottanta anni dalla morte dello scrittore nato a Girgenti in Sicilia.
Dopo i saluti del sindaco la serata è iniziata con la proiezione, in anteprima nazionale, del video realizzato da Anna Montella dedicato al lavoro sul Pirandello di Pierfranco BRUNI.
Sala gremitissima con il pubblico dei “grandi eventi” ha ascoltato attentamente la lezione di Bruni, il quale ha accompagnato il pubblico verso un Pirandello completamente nuovo e fuori da ogni retorica critica o accademica.
Bruni ha presentato per l’occasione il suo saggio: “PIRANDELLO. IL TRAGICO E LA FOLLIA” ( edizioni NEMAPRESS).
Un libro di estrema autenticità per i temi che tratta e il percorso che intraprende.
La Lectio di Bruni ha toccato aspetti originali e innovativi. Ha parlato del Pirandello sciamano e della sua tesi di laurea sul linguaggio in una visione etno-letteraria spaziando da Verga a Pavese, dalla madre a Marta Abba, dalla cultura musulmana alla mitteleuropea.
Un Pirandello, ha detto BRUNI, che spezza completamente con il naturalismo e quindi spazia oltre l’Illuminismo. Oltre a contestualizzare la poesia la novella il romanzo la drammaturgia e il cinema, BRUNI ha presentato due scritti critici di Pirandello. Il primo sull’umorismo o meno di Cecco Angiolieri e il secondo su Dante. Una interpretazione che fa capire la saggezza dello scrittore profondamente Mediterraneo. Bruni ha sottolineato le diversità tra Pirandello e D’Annunzio e tra Pirandello e Verga soffermandosi sul rapporto tragico con Cesare Pavese. Il libro di Pierfranco Bruni è realmente una nuova lettura di un Pirandello non conosciuto.
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