Il CRAS di Manduria ha liberato 38 animali salvatici curati nel centro: tra questi anche due Istrici rimasti incastrati in una rete pastorale. “Il ritorno della specie dopo decenni di assenza e l’importanza dell’educazione ambientale”
Nella provincia di Taranto Manduria, un fatto eccezionale ha catturato l’attenzione degli ambientalisti e degli amanti della natura. Due istrici, una specie da tempo assente in quest’area a causa della caccia illegale, sono stati salvati da una rete pastorale che li aveva imprigionati. L’evento non solo segna il ritorno di questa specie nella regione, ma solleva anche importanti questioni sulla tutela della fauna selvatica e sull’importanza dell’educazione ambientale.
Il dottor Patrizio Fontana, responsabile sanitario del CRAS di Manduria, ha spiegato che le reti pastorali, progettate per essere permeabili alla fauna, possono rappresentare un serio pericolo per gli animali a causa delle loro spine. Tuttavia, la scoperta di questi due istrici intrappolati ha riacceso la speranza per la conservazione della specie.
Fontana ha sottolineato la necessità di ripensare gli spazi urbani quando si tratta di tutelare la fauna selvatica. Ha proposto l’implementazione di ecodotti e sottopassaggi per consentire agli animali di attraversare le strade in sicurezza, prendendo ispirazione da Paesi come l’Olanda, dove persino ponti per animali vengono costruiti per garantire la loro sicurezza.
Un aspetto fondamentale emerso dall’episodio è l’importanza dell’educazione ambientale. Il CRAS di Manduria organizza regolarmente attività didattiche, come il bird watching per bambini, al fine di sensibilizzare le nuove generazioni e promuovere il rispetto per l’ambiente e la fauna selvatica.
Il dottor Fontana ha concluso sottolineando che il salvataggio degli istrici rappresenta solo uno dei tanti sforzi compiuti dal centro per la salvaguardia della fauna, ma che l’obiettivo più grande è quello di creare cittadini responsabili e consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente.
Questo emozionante episodio ci ricorda l’importanza di proteggere la fauna selvatica e di educare le generazioni future per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
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