SAVA – Il maruggese Salvatore Rizzo del Team Scorrano K-1 si aggiudica, nella piazza San Giovanni di Sava, il titolo intercontinentale di K-1 pesi 65 Kg. Sconfitto, al primo round per k.o, l’egiziano Mohamed Shedo del Team Hassan. L’evento denominato “The Myth of Heracle III” ha permesso al campione maruggese Rizzo, di conquistare il titolo intercontinentale K-1 – Semi Pro Ico (International Combat Organisation) della categoria K1 Full rules 3×3 65kg. Al primo round Rizzo ha colpito con un calcio sul ginocchio chiamato low kick (tibiata sul ginocchio) l’egiziano che ha dovuto ricorrere alle cure ed abbandonare il match.
Cos’è il K-1
Il K-1 style è una forma di combattimento che utilizza tutte le tecniche del full contact e della kickboxing alle quali si aggiunge anche la possibilità di usare gli attacchi di ginocchio, senza però trattenere a lungo la testa dell’avversario (clinch), come invece si può fare nella muay thai.
Questa forma di combattimento è nata nel 1993 in Giappone, quando un noto promoter di eventi professionistici, Kazuyoshi Ishii, organizzò un torneo chiamato K-1, in cui “K” sta per king ed anche per karate, kempo e kickboxing. In questo torneo le regole erano quelle della kickboxing, ma furono autorizzate anche le ginocchiate senza clinch ed i pugni saltati e girati.
Lo scopo era mettere a confronto atleti provenienti da diverse arti marziali e sport da combattimento grazie ad un regolamento sportivo unificato che consentisse finalmente di stabilire chi fosse il più forte.
Viste le borse elevatissime e l’enorme entusiasmo dei giapponesi per questa formula di combattimento, il K-1 (diviso in due tornei: il K-1 Grand Prix, riservato ai pesi massimi e il K-1 Max, riservato alla categoria dei pesi medi) divenne il più importante torneo di kick boxing al mondo. In seguito a questo straordinario successo, il termine “K-1 style” ha progressivamente assunto l’accezione di uno stile di sport da combattimento a se stante e non di un semplice regolamento di gara.
Tecniche autorizzate nel K-1
Nel K-1 style si usano calci, pugni e ginocchiate. Con gli arti inferiori è valido colpire con l’avampiede, con il taglio del piede, con il collo del piede, con il tallone, con la tibia e le ginocchia. Si possono tirare calci alla coscia solo con traiettoria circolare. Con gli arti superiori è valido colpire con i pugni ben chiusi nella loro parte frontale, usando tutte le tecniche della boxe.
Le tecniche consentite sono:
- Tutte le tecniche di pugno della boxe, pugni saltati (lo spinning-backfist, colpo col dorso della mano in rotazione, è valido previo accordo);
- Tutte le tecniche di calcio alla testa ed al tronco (parte anteriore e laterale);
- Low kicks inteni ed esterni;
- Ginocchiate al viso o al corpo solo come colpo singolo (senza clinch);
- Trattenere la gamba calciante dell’avversario per portare un singolo colpo (pugno, calcio o ginocchio), lasciando poi subito l’arto afferrato;
- La spazzata rasoterra sotto la caviglia.
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