La cittadina di Avetrana si veste a festa per onorare e festeggiare il suo Santo Patrono, San Biagio, dal 28 aprile al 1 maggio.
Tra le vie del piccolo centro storico di Avetrana denominato “caseddi” tra gli anziani si racconta dei tanti miracoli del santo, tra cui il salvataggio di un bambino che stava soffocando per aver ingerito una lisca di pesce.
Un tempo non c’era casa ad Avetrana che non custodisse una immagine di San Biagio in onore del quale ardeva una lampada ad olio che sembrava avesse poteri miracolosi.
Quando qualcuno della famiglia aveva a che fare con tosse, laringiti e faringiti, la donna più anziana intingeva le dita in quell’olio ed ungeva la gola del malato per farlo guarire, invocando San Biagio, medico della gola.
Nel giorno della festa del santo, ha luogo la benedizione della gola in chiesa, in concomitanza con la festa anticamente si accendevano dei falò nelle strade del paese, da qui deriva anche il nome dialettale di “San Biaggiu ti lu fuecu“.
Festa organizzata in maniera sapiente dal comitato per la festa patronale che già diversi mesi prima si prodiga in modo certosino per l’organizzazione.
I festeggiamenti, in programma dal 28 aprile al 1 maggio, prevedono non solo celebrazioni religiose ed eventi culturali, volti a raccontare la storia del Santo, ma anche momenti musicali e angoli gastronomici. Il tutto sarà impreziosito dalle luminarie, allestite dalla ditta Marianolight del Maestro Lucio Mariano, pronte a dare luce e colori alle vie del centro storico.
Ad aprire le danze, sabato 28 aprile, sarà l’esibizione della Banda di Conversano e di Rutigliano, mentre domenica 29 andrà in scena la Banda di Conversano e Bracigliano. Nella stessa serata è previsto inoltre il meraviglioso spettacolo pirotecnico a cura della ditta Bruscella Fireworks italian Group da Modugno. I festeggiamenti proseguiranno il 30 aprile con la musica leggera e i brani di artisti italiani, con il concerto-spettacolo di Antonio Furioso, mentre martedì 1° maggio si ballerà a suon di pizzica, tanto da far vibrare la terra e inebriare la città con il profumo tipico del Salento con i balli e gli spettacoli de Gli Allabua
Salvatore Cosma
(Photo credit Bruno Leo)