L’attività info-investigativa posta in essere dai Carabinieri della Stazione di Manduria, finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, specie nell’ambiente giovanile, è culminata ieri pomeriggio nell’arresto, per coltivazione illecita di circa 50 piante di marijuana, di Giuseppe Attanasio di 28 anni, pregiudicato del posto e di una 26enne incensurata, anche lei di Manduria.
Nei giorni precedenti all’arresto, una minuziosa attività d’indagine, consistita in appostamenti, pedinamenti e riscontri, ha permesso di individuare nella località balneare di San Pietro in Bevagna, in un terreno agricolo con annessa casa colonica di proprietà della famiglia dell’uomo, ubicata a poche centinaia di metri dalla litoranea salentina, occultata nella macchia mediterranea, una piantagione di cannabis indica composta da piante di diverse dimensioni, fra cui alcune alte più di due metri, per la maggior parte in perfetta vegetazione.
Nell’attigua abitazione i militari hanno poi accertato che i due avevano approntato un vero e proprio laboratorio ove veniva lavorato e confezionato lo stupefacente, nonché realizzato una “serra artificiale” all’interno di una stanza, il cui accesso era nascosto agli estranei da una libreria amovibile.
In detto vano, mediante l’impiego di tubi di ventilazione, ventilatori elettrici, lampade alogene, materiale riflettente e stufe portatili, avevano infatti riprodotto le condizioni ottimali di illuminazione e temperatura per la coltivazione della cannabis, che veniva accuratamente alimentata con acqua e fertilizzanti.
La laboriosa attività di coltivazione finalizzata allo spaccio dello stupefacente è stata interrotta dai militari che hanno sottoposto a sequestro le piante e tutto il corredo di attrezzature allestito per la coltivazione. Lo stupefacente sarà analizzato dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Reparto Operativo del Comando Provinciale.
Gli arrestati, all’esito dei rilievi segnaletici, sono stati invece condotti presso le rispettive abitazioni, ove sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, così come disposto dal P.M. di turno, dott.ssa Filomena DI TURSI.
Comunicato dei carabinieri
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