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Sanità a Taranto, Turco aderisce all’occupazione simbolica della sala Guaccero promossa dal collega Perrini

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Sanità a Taranto, Turco aderisce all’occupazione simbolica della sala Guaccero promossa dal collega Perrini “Taranto da oltre 15 anni è abbandonata al suo destino. Non stiamo chiedendo posti di lavoro, ma un diritto costituzionalmente garantito: il diritto alla salute. Adesso diciamo basta. Perché la salute dei cittadini non può essere sacrificata sull’altare delle campagne elettorali e referendarie!”. Lo dichiara il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, che ieri mattina su iniziativa del collega tarantino di Conservatori e Riformisti, Renato Perrini, ha aderito all’occupazione simbolica, per pochi minuti, della presidenza della IV Commissione, nella sala Guaccero, per sensibilizzare l’intero consiglio regionale ad adottare atti a difesa della sanità tarantina, dopo lo stop ai 50 milioni di euro nella prossima manovra finanziaria da parte della Commissione Bilancio della Camera “So per certo – ha dichiarato Turco – che conflitti di tipo personale ed elettorale non possono portare Taranto al totale massacro, in una situazione che vede già l’intera provincia agli ultimi posti per organico, disponibilità di letti e assistenza sanitaria di base. E oggi apprendiamo ancora una volta di essere stati esautorati e scippati dal nostro sacrosanto diritto alla salute”. “Io – ha aggiunto – non sono un renziano doc, ma solo un pugliese doc. E non posso quindi accettare che il premier Renzi ogni volta se la debba prendere, per motivi elettorali, contro il nostro governatore Emiliano, ma soprattutto contro i pugliesi. Allora consiglierei a Renzi di tornarsene a casa. Gli ossessionati da referendum non ci servono, se ogni volta qualunque competizione elettorale deve essere una battaglia all’ultimo sangue che ha come vittime sempre e solo i cittadini”. “Ringrazio il collega Perrini – ha concluso Turco – per aver dimostrato grande sensibilità, a dimostrazione che le differenze politiche devono essere messe da parte quando si parla del bene dei pugliesi. Ringrazio anche i colleghi Ignazio Zullo e Nino Marmo per la loro attenzione al tema, mentre rimango profondamente deluso dagli altri colleghi tarantini, di destra come di sinistra, che si sono mantenuti a debita distanza da questa pacifica e simbolica occupazione. Non vorremmo che anche qui in Puglia si creasse il Partito della Nazione, con Renzi che diventa il figlioccio di Berlusconi”.

 

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