Arci Calypso, ha nuovamente il piacere di ospitare il poeta-operaio Vincenzo De Marco. Dopo la presentazione, nel nostro circolo, de “Il Mostro, versi di rabbia e d’ amore” ritorna, questa volta in Sala Amphipolis alle ore 18.30, per parlare del Mezzogiorno e di tutti i Sud del mondo con il suo nuovo lavoro “Rivolto a Sud, pensieri e poesie” (Les Flaneurs) pubblicato nel 2018. A seguire Angela Todaro, responsabile della SPRAR Babele di Grottaglie, che ospita minori migranti non accompagnati, aprirà un dibattito con l’autore e i presenti sul tema dei diritti negati, dell’immigrazione e dell’accoglienza.
Vincenzo De Marco, classe 1976, nasce a Grottaglie, paese in cui vive tuttora. Diplomato in ragioneria, entra in Ilva a Taranto nel 2000, dove ha lavorato fino alla fine dello scorso anno. Per diciotto anni, la sua vita si è divisa tra il suo paese natìo e la città dei due mari, mentre il nuovo anno lo vede ufficialmente libero dal grande “mostro” d’acciaio. Quasi un ventennio di lotta dall’interno verso l’esterno, il suo posto lavorativo, e dall’esterno verso l’interno, la sua interiorità. E questo emerge in modo impetuoso nella sua prima opera “Il Mostro, versi di rabbia e d’amore”, una raccolta di poesie interamente dedicata al grande impianto siderurgico. La lotta impari è scattata, come una scintilla, dopo il suicidio in fabbrica di un caro collega, ma purtroppo non è stato l’ultimo a perdere la vita, in un luogo in cui la differenza tra il suicidio e l’omicidio diventa davvero molto sottile.
Nel nuovo lavoro “Rivolto a Sud”, i sentimenti forti che lo ispirano sono sempre gli stessi, la rabbia e l’amore. Vincenzo De Marco resiste e lotta armato della sua penna e dell’amore per la sua terra, per l’ambiente, per il suo popolo, ma non solo per quello, per tutti i popoli oppressi, e della rabbia per l’inquinamento, per il deturpamento ambientale, per le ingiustizie e per i diritti negati. Nella nuova raccolta di poesie, Vincenzo rivolge il sguardo oltre il nostro territorio, oltre le mura della sua casa e i suoi affetti, oltre le alte recinsioni della fabbrica, oltre le frontiere, e con questa sequenza il poeta orienta il suo sguardo, il suo pensiero e il suo cuore a tutti i Sud. Su questi temi, ma soprattutto sui diritti negati, aprirà un dibattito con la responsabile dello SPRAR di Grottaglie al termine della presentazione del suo libro.
Il libro, diviso in cinque parti, diviene un escalation di emozioni che, poesia per poesia, partono da un piccolo punto e si allargano fino ad abbracciare luoghi lontanissimi. Le numerose anafore, epanalessi e ripetizioni, in alcune poesie, sembrano scavare nell’animo del lettore. Sembra che il poeta voglia imprimere alcuni concetti, fissare delle parole da incidere dentro se stessi, trasmettere il suo dissenso e i suoi ideali, contagiando chi legge. La poesia, per De Marco è resistenza, politica, terapia, speranza, è una lotta pulita, una guerra non violenta, dove le parole divengono lame.
Arci Calypso, Vincenzo De Marco e Angela Todaro vi aspettano sabato 26 gennaio alle ore 18.30 presso la Sala Amphipolis, in Piazza San Giovanni a Sava.
La partecipazione all’iniziativa è libera e gratuita
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