SAVA- Da circa un mese in una via principale di Sava, al primo piano di un immobile, vengono affissi manifesti elettorali di una coalizione che vede il sindaco uscente come capolista. Sul balcone, vengono appesi sistematicamente manifesti di propaganda elettorale, di fronte ci abita Giovanni Caforio, giornalista e direttore del periodico locale Viv@voce guarda caso anch’egli candidato sindaco di una lista civica concorrente “SAVATTIVA”, i rapporti con Caforio e con il sindaco Iaia non è dei migliori. Come di suol dire ” se il buongiorno si vede dal mattino…” a Caforio la giornata gli viene rovinata alla visione dai manifesti elettorali del concorrente attaccati alla ringhiera del suo dirimpettaio. Caforio non gradisce la sorpresa ed invita il proprietario dell’ immobile a rimuovere quanto prima i manifesti, invito che viene accolto. Pochi giorni dopo si ripete la brutta visione per Caforio, i manifesti sono di nuovo attaccati alla ringhiera con una maggiore quantità rispetto al primo episodio.
A questo punto Giovanni Caforio reagisce alla presa in giro e ieri mattina, domenica di Pasqua, restituisce la beffa. Colloca sulla ringhiera della sua abitazione, anch’essa al primo piano e di fronte ai manifesti elettorali non graditi, un pannello con una grande scritta “Pajiacciuni”. Il ridicolo gesto ha fatto il giro del paese dando così un tono diverso alla giornata di Pasqua nella vicina Sava chiamata alle urne il prossimo 11 giugno per il cambio o confema del sindaco uscente.
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