«Ti è piaciuto il falò? Ora preparati un posto al cimitero». E’ questa l’inquietante minaccia di morte ricevuta per posta dall’ambientalista savese Mimmo Carrieri. Una settimana fa degli sconosciuti gli hanno bruciato l’auto che era parcheggiata davanti casa. In passato altre lettere anonime di minacce e proiettili spediti in una busta. Una figura scomoda, quella di Carrieri, autore di numerosissime denunce ambientali che evidentemente danno fastidio a molti. «Per quanto mi riguarda – commenta Carrieri che è anche giornalista del periodico savese, Vivavoce -, spero che quanto prima questa triste vicenda possa essere chiusa magari con l’identificazione di coloro che hanno compiuto questo ignobile gesto». Dalla direzione del suo giornale è partita una petizione popolare di solidarietà rivolta ai cittadini di Sava e dei comuni limitrofi. «Questa petizione contro qualsiasi forma di intimidazione mafiosa – scrivono i promotori della raccolta firme – non può e non deve rimanere isolata e passare in sordina, come vorrebbero gli autori materiali ed i mandanti di tale atto di vigliaccheria». Noi ci mobiliteremo con tutte le persone oneste al fine di riaccendere quel senso di orgoglio e di amore per la legalità, l’etica e per tutto l’ambiente circostante».
Carrieri che è responsabile provinciale del settore ambiente dell’associazione «Caccia, pesca e ambiente» di Taranto, ha già ricevuto la solidarietà del sindaco di Sava, Dario Iaia e dei partiti di ogni schieramento politico oltre che dalla categoria degli ambientalisti e dei colleghi giornalisti. Sull’ultima minaccia anonima e l’attentato incendiario indagano di carabinieri della stazione di Sava.
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