Scandalo Vaticano, abusi nel collegio dei chierichetti: aperta nuova indagine dalla Santa Sede dopo la lettera di denuncia contenuta nel libro di Gian Luigi Nuzzi, in cui ex alunno del pre-seminario rivela una verità sconvolgente
Ancora scandalo in Vaticano. “Ieri sera in diretta a Quarto Grado la denuncia di Kamil, ex alunno del pre-seminario. Oggi la Santa Sede comunica ufficialmente che è in corso una nuova indagine per far luce su quanto accaduto”, lo fa sapere la redazione online del programma di Retequattro.
La vicenda riguarda il preseminario San Pio X, il collegio situato a palazzo San Carlo, dentro le mura vaticane, dove alloggiano i ‘chierichetti’ del Papa. Dopo quanto denunciato dal giornalista Gianluigi Nuzzi nel suo ultimo libro Peccato originale (Chiarelettere), che ha dato voce a un ex seminarista, che scrive in una lettera di aver assistito ad abusi sessuali avvenuti proprio lì dentro, è bufera sulla Chiesa. Ancora una volta.
La conferma che è stato aperto un nuovo filone di indagini è riportata anche dall’Ansa. A condurlo le autorità vaticane proprio nell’ambito del preseminario, dove negli ultimi anni si sarebbero verificate presunte vicende di rapporti omosessuali tra i ragazzi ospiti, ora oggetto di attenzione da parte della Santa sede. Scrive l’Ansa, che i risultati della inchiesta andrebbero a confutare le conclusioni di precedenti accertamenti, che invece pare non avessero trovato riscontri oggettivi di siffatte vicende. Nel pomeriggio di oggi, sabato 18 novembre, la Sala Stampa Vaticana ha diramato un comunicato in cui precisa che “i fatti denunciati avrebbero coinvolto alcuni coetanei tra loro”. A tal fine è stata aperta una nuova indagine per far luce sui fatti.
La lettera di un ex seminarista che inguaia il Vaticano
Il giornalista autore di Vaticano S.p.A. e Sua Santità e Via crucis, riporta nel suo nuovo libro la lettera di denunCia scritta dal polacco Kamil Tadeusz Jarzembowski. Ecco uno stralcio della lettera dell’ex studente del preseminario: “A settembre del primo anno di frequenza, cioè al mio rientro in Vaticano dopo le vacanze estive, il rettore mi assegnò una stanza dormitorio da dividere con Paolo, anch’egli alunno del preseminario. Nel corso dell’anno scolastico, e più precisamente dalla fine del mese di settembre fino all’inizio del mese di giugno, sono stato testimone di atti sessuali che Antonio esigeva da Paolo, atti sessuali che si compivano nonostante la mia presenza. Gli atti venivano svolti sempre di sera, intorno alle 23”.
Fonte: urbanpost.it
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