L’«Ultima di Carnali»: così si autodefiniva il gruppo di indagati. Ad altro disabile fu causata l’avulsione degli incisivi
All’esito di indagini condotte dal PM dr. Epifani e coordinate dal Procuratore dr. Capristo in piena sintonia e collaborazione con il Procuratore dei Minori dott.ssa Montanaro, personale della Polizia di Stato della Questura di Taranto e del Servizio Centrale Operativo di Roma ha dato esecuzione a nove ordinanze emesse dai Giudici per le indagini preliminari presso il Tribunale ordinario e quello per i minori nei confronti di un maggiorenne e di minorenni, ritenuti a vario titolo gravemente indiziati in concorso dei reati di tortura, lesioni, danneggiamento e violazione di domicilio aggravati.
I provvedimenti in parola costituiscono l’esito della prosecuzione delle indagini delegate alla Squadra Mobile di Taranto ed allo SCO di Roma sulla triste vicenda che ha visto vittima STANO Antonio Cosimo, il 65enne deceduto il 23 aprile scorso. Lì era stato qualche settimana prima ricoverato d’urgenza per astenia e stato confusionale, quando terrorizzato e già in precarie condizioni igieniche e di salute, aveva deciso di rinchiudersi (privandosi di cibo) perché ripetutamente vittima di “incursioni” da parte di un gruppo di giovani che lo sottoponevano a vessazioni, percosse, angherie ed aggressioni.
Fra i gravi episodi contestati anche quello consumato il giorno 1 aprile scorso ai danni di altro uomo 53enne affetto da insufficienza mentale grave, che attirato in ore notturne all’esterno della sua abitazione, veniva per “puro passatempo” violentemente colpito con calci e pugni, fino a provocargli l’avulsione dei denti incisivi.
I dettagli verranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30 presso la Questura, alla presenza del Questore, del Procuratore presso il Tribunale ordinario e del Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Taranto.
Nota stampa della Questura di Taranto
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