Sculacciate, schiaffi, pugni. Insomma un Papa rivoluzionario. Con il sorriso rivoluzionario, ma le parole del Santo Papa ci dicono un’altra cosa. Ovvero con questo Papato non esiste più il porgere l’altra guancia. Giusto. Che stesse cambiando la teologia dei Vangeli mi è bastato capirlo subito. E su questo non posso che concordare.
Se toccano mia madre che succede. Faccio insultare mia madre? Il dovere morale etico e umano non mi dice soltanto che devo reagire. Mi impone di reagire. Con il cazzotto secondo il simpatico Francesco bisogna difendere la propria madre.
Bene.
È una rivoluzione del cristianesimo del profondo o nel delle catacombe. Le sculacciate ai figli bisogna darle altrimenti non siamo più genitori. La cultura del progresso, ovvero quella dei cattocomunismi, che tanti danni ha prodotto e produce non paga in termini etici e morali.
Finalmente questo Papa dice qualcosa di Tradizionale. Se ne è accorto tardi. Avrebbe dovuto pronunciare le parole che ha sottolineato in questi giorni già dal suo “incoronamento”.
Non bisogna porgere l’altra guancia ma questo non significa vendetta. Anche se siamo uomini e non santi. Anche se sono un conte uomo e non un santo, mi ha insegnato Montecristo. La vendetta non paga ma l’incazzatura sì, perché fa capire all’altro e agli altri di non essere uomini deboli.
Il Papa ci inviti ad essere uomini forti.
Io colgo questo invito, soprattutto oggi, e non cedo ai ricatti, ai baratti, ai delinquenti che ci girano, inconsapevolmente, intorno. Vada avanti superando il progressismo di una Chiesa del Progresso per avere anche la nostra amicizia e la smetta di considerare l’incultura della sinistra organizzata come un modello di dialogo.
Ha commesso gravi errori Francesco. Il primo è quello di essersi contrapposto a Benedetto XVI dialogando con l’arrogante e supponente Eugenio Scalfari che di cultura vera ne ha ben poca. Ma questo è un altro discorso…
Il cazzotto per difendere la propria madre è una bella cosa. L’autorevolezza del padre che dovrebbe diventare autorità nel vero senso del termine ha un senso. Finalmente. Adesso cosa faranno i radical – relativisti ?
Scommettiamo? Da Papa del Progresso a un Papa Fascista.
C’è una differenza, però. I radical – progressisti hanno educato alla leggerezza di ciò che loro definiscono cultura che tale non è. D’altronde offrono ciò che hanno: il vuoto.
Il Fascismo, invece, è cultura! Sfido a dimostrare il contrario: da Dante a Ungaretti, da Pirandello a D’Annunzio, da Gentile a Benedetto XVI.
Pierfranco Bruni
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