Ieri sera, i Carabinieri della Stazione di Avetrana hanno arrestato, in flagranza di reato, per rissa e resistenza a P.U. in concorso, con l’aggravante di aver commesso i fatti in occasione di una manifestazione sportiva, 3 persone, un 27enne ed un 32enne, entrambi con precedenti di polizia residenti ad Avetrana ed un 33enne incensurato di Gallipoli (Le).[sociallocker id=27315][/sociallocker]
I tre, nel pomeriggio di ieri, durante l’incontro di calcio, valevole per il campionato di eccellenza tra la squadra locale ed il Gallipoli, al termine della partita, nei pressi del campo sportivo, prendevano parte ad una rissa tra tifoserie avversarie.I Carabinieri, impegnati nel servizio di Ordine Pubblico nell’occasione della citata manifestazione, proprio al fine di scongiurare il contatto tra tifoserie, al termine dell’incontro, si prodigavano a far defluire per primo il settore ospiti, in cui c’erano una settantina di tifosi circa, invitando gli stessi a recuperare celermente le loro autovetture e a lasciare l’impianto sportivo. Nel corso delle operazioni, poco distante dallo stadio, i militari notavano alcuni tifosi colpirsi vicendevolmente, ed accorsi sul posto, riconoscevano e bloccavano i due avetranesi, poi tratti in arresto.
I Carabinieri, dopo aver allertato la Centrale Operativa della Compagnia di Manduria che provvedeva a far convergere sul posto diverse pattuglie, formavano un cordone per separare i facinorosi, senza l’esito sperato in quanto, incuranti della loro presenza, le tifoserie riprendevano la rissa che solo grazie all’intervento delle pattuglie, fatte prontamente convergere sul posto, non aveva ulteriori conseguenze. Oltre ai due tifosi dell’Avetrana, i Carabinieri ne bloccavano uno del Gallipoli. Condotti in caserma, ed espletate le formalità del caso, i tre tifosi, come detto due avetranesi ed un gallipolino, venivano tratti in arresto per rissa aggravata e resistenza a P.U. e su disposizione del PM in turno presso la Procura della repubblica di Taranto, accompagnati presso le rispettive abitazioni e sottoposti agli arresti domiciliari.
Le indagini finalizzate all’identificazione dei complici continuano; al vaglio dei Carabinieri le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona.
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