Ginosa – I Carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa, nell’ambito dei servizi straordinari finalizzati a contrastare il fenomeno del “caporalato” e dell’intermediazione illecita di manodopera, hanno controllato 3 veicoli che trasportavano presso i luoghi di lavoro complessivamente 33 braccianti agricoli di cui 20 di nazionalità rumena.
Durante i controlli, i militari hanno constatato che a bordo di un autocarro, condotto da un loro connazionale, viaggiavano 13 rumeni che venivano impiegati nei campi di lavoro per ben 10 ore al giorno per un compenso giornaliero di circa € 35,00, dal quale andavano sottratti € 2,00 che i braccianti dovevano consegnare all’autista del mezzo per le spese di trasporto.
Al termine delle verifiche, i Carabinieri hanno accertatato che i titolari della ditta e proprietari del mezzo, due giovani fratelli di Ginosa, il padre di quest’ultimi ed il conducente rumeno in concorso tra loro gestivano materialmente l’impiego nei campi dei braccianti. In considerazione di ciò i ginosini titolari della ditta e l’autista del mezzo venivano denunciati in s.l. alla competente A.G. per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro ed il mezzo utilizzato per il trasporto veniva sottoposto a sequestro penale.
Nell’ambito del servizio sono state elevate anche tre contravvenzioni al codice della strada, in quanto i veicoli trasportavano un numero superiore di passeggeri rispetto a quello consentito.
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