TARANTO – I poliziotti della Squadra Volante sono intervenuti per la segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura 113 di una lite in famiglia.
Giunti sul posto, gli agenti hanno udito le urla di una donna provenire da un appartamento del palazzo.
Raggiunto l’appartamento, gli agenti hanno notato che la porta d’ingresso era aperta notando un uomo, in evidente stato di agitazione, che si muoveva freneticamente all’interno dell’abitazione con in braccio il figlio e che inveiva contro la propria compagna, la quale impaurita si era nascosta dietro un angolo del salone.
Alla vista degli uomini della Volante, l’uomo si è alterato ulteriormente ed ha urlato anche contro i poliziotti, minacciando in loro presenza di uccidere la convivente. Gli agenti hanno tentato di instaurare un dialogo con l’uomo cercando, invano, di calmarlo.
Il 45enne, che continuava a tenere in braccio il bambino, con movimenti improvvisi e repentini, ha prima colpito la compagna con uno schiaffo, poi, prendendo un coltello che teneva nascosto, si è scagliato contro di lei.
Solo il tempestivo intervento dei poliziotti ha impedito il peggio, disarmando l’uomo e mettendo in salvo il piccolo.
La donna ha sporto denuncia/querela per quanto accaduto e trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria compente, il 43enne, con precedenti e sottoposto all’affidamento in prova ai servizi sociali con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne, è stato arrestato perché presunto responsabile di tentato omicidio, maltrattamenti in famiglia, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale e condotto presso la Casa Circondariale.
Il Questore di Taranto Massimo GAMBINO, considerati i fatti occorsi e valutato che il soggetto già annoverava a suo carico una precedente condanna per atti persecutori, ha ritenuto necessaria l’adozione urgente di un provvedimento di ammonimento ex art. 3 L.119/2003, anche in considerazione del fatto che le condotte criminose sopra descritte possano essere ulteriormente reiterate dall’uomo, ponendo in grave ed attuale pericolo l’integrità fisica e psichica della vittima.
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