Siamo tutti figli della “Balena Bianca”. La “Balena Bianca”, ovvero la Democrazia Cristiana, è stata la Mamma di tutti i partiti, dal cui ventre molle sono usciti tutti gli altri. Ma nessun partito è oggi come Mamma Diccì. Tutti, dico tutti, hanno dovuto cambiare il nome e perfino le sembianze per sopravvivere. Col passare degli anni anch’io ho dovuto cambiare nome. Ho dovuto cambiarlo tre volte nel giro di pochi anni: missino, alleanzino, fratellino. In verità ho cercato di fare nuove scelte senza per questo dover rinnegare il mio passato, ma non ci sono riuscito. Sono rimasto al palo o, se preferite, impalato. Perché ci sono valori posti alla base del mio agire quotidiano che si chiamano “coerenza”. Ho pagato in prima persona anche per banali confronti culturali. Come quando (ero poco più che diciottenne), il parroco del mio paese, durante un sereno dibattito, mi sferrò un ceffone a “manusmèrsa” (manrovescio) per aver citato L’Anticristo di Nietzsche. Chissà, forse, fu un modo come un altro per esorcizzarmi. Lui è rimasto un buon cristiano, io poco meno di un democristiano.
Tonino Filomena
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