Una riunione con le amministrazioni del comprensorio “Alto Salento ionico” (Maruggio, Nardò, Gallipoli, Manduria e Porto Cesareo) per lavorare insieme su un obiettivo importante per tutto il territorio, cioè le 5 Vele, prezioso riconoscimento della guida Il mare più bello di Legambiente e Touring Club Italiano che valorizza le risorse storico-artistiche e naturalistiche e l’impegno delle amministrazioni per la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.
Ad annunciare l’iniziativa è il sindaco di Nardò Pippi Mellone che si attiverà per mettere prestissimo attorno allo stesso tavolo i sindaci dei Comuni del comprensorio (che quest’anno ha ottenuto 4 Vele). L’obiettivo è creare un gruppo di lavoro che individui e metta a punto azioni e misure necessarie per far sì che il comprensorio possa candidarsi al più presto al conseguimento del massimo riconoscimento della guida, cioè le 5 Vele. Da quest’anno, infatti, la guida non premia più le singole località, ma porzioni di territorio comuni a più amministrazioni. La nuova classificazione, secondo Legambiente, è dettata dal fatto che chi va in vacanza non si ferma al confine amministrativo, ma visita quasi sempre un territorio più ampio, optando per una modalità di turismo itinerante.
In Puglia l’eccellenza la raggiungono soltanto i comprensori Alto Salento Adriatico (Otranto e Melendugno) e Costa del parco agrario degli ulivi secolari (Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno), mentre le 4 Vele sono andate, oltre al comprensorio di cui fa parte Nardò, anche al Basso Salento ionico (Castro, Andrano, Diso, Tricase e Santa Cesarea Terme). Il gruppo di lavoro, in relazione alle varie peculiarità dell’area del comprensorio, dovrà focalizzare la propria attenzione su stato di conservazione del territorio e del paesaggio, qualità dell’accoglienza e sostenibilità turistica, pulizia del mare e delle spiagge, luoghi di interesse storico-culturale, musei, siti archeologici, servizi per disabili, iniziative nel campo della gestione sostenibile e la presenza di fondali particolarmente interessanti per chi pratica l’attività subacquea e di servizi a terra.
“Per noi la partita da giocare – spiega il sindaco Mellone – è quella del turismo di qualità, attento all’ambiente e alla sostenibilità. E le 5 vele sono un obiettivo realistico su cui si può lavorare proprio in una logica di sistema, che unisca risorse, competenze e strategie. Chiederò agli altri sindaci di impegnarci tutti assieme in questa sfida, che passa da azioni e risultati sulla qualità delle acque ad azioni e risultati sull’accoglienza, sui luoghi e sui contenitori culturali, sulla sostenibilità. È chiaro che le 5 Vele sono il fine, ma anche il mezzo per migliorare complessivamente questo territorio bellissimo”.
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