Manduria – Mentre manduriani e avetranesi, sindaci e comitati, tecnici e politici si confrontano su come contrastare il progetto del depuratore con scarico a mare, l’Acquedotto pugliese ha già aperto il cantiere. Ignorando le proteste del territorio e i divieti, per la verità blandi impedimenti burocratici delle amministrazioni pubbliche dei due comuni, l’Acquedotto pugliese ha già comunicato agli enti interessati (Asl, Direzione provinciale del lavoro, Impresa incaricata dei lavori e il Comune di Manduria) l’inizio dell’attività cantieristica dell’«impianto di depurazione e collettori di adduzione e scarico a servizio degli abitanti di Sava, Manduria e delle marine di Manduria e realizzazione della condotta sottomarina». Scrive l’acquedotto. «Si invita, nel rispetto della normativa vigente, l’impresa appaltatrice (Giovanni Putignano & figli Srl), ad affiggere in maniera visibile copia della notifica allegata ad aggiornare il cartello di cantiere». Nella lettera uscita dalla sede dell’Aqp di Bari il 31 marzo e ricevuta materialmente l’altro ieri dagli uffici comunali di Manduria, sono descritte tutte le caratteristiche dei lavori. Dal responsabile dei lavori, l’ingegnere Emilio Tarquinio alla data di inizio lavori fissata per il 9 aprile (l’altro ieri). La durata prevista è di 540 giorni dalla consegna dei lavori, l’organico impiegato sarà di circa 20 persone mentre la ditta appaltatrice è la Giovanni Putignano & figli Srl di Noci. L’ammontare complessivo dell’appalto è di 10.278.572 euro. Il progetto è quello originariamente appaltato e vinto dall’impresa Putignano ed è relativo al depuratore in tabella 1/2, vale a dire frullatura dei liquami e sversamento degli stessi nelle acque di mare di Specchiarica attraverso una condotta sottomarina lunga un chilometro circa. L’area individuata per l’allestimento del cantiere occupa una ampia fascia di costa che parte dalla zona turistica di Avetrana, Urmo Belsito, e scende sino alla spiaggia di Specchiarica.
Il primo a diffondere la notizia della comunicazione di apertura cantiere è stato il consigliere di Forza Italia, Luigi Morgante che ha anticipato «ogni forma possibile di protesta affinchè i piani della Regione Puglia e dell’Acquedotto pugliese vengano bloccati». Secondo Morgante questa è «l’ennesima dimostrazione di una «insanabile e più volte dimostrata incapacità di amministrare del sindaco Roberto Massafra e della sua giunta». Silenzio, invece, almeno attraverso la stampa, da parte del sindaco di Manduria.
Nazzareno Dinoi
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