Una delle cameriere che lavora nel ristorante del Parlamento ucraino è stata licenziata in tronco. Il motivo? Sputava nei piatti dei deputati. Comunque la donna non sembra affatto pentita: «è stata la mia vendetta perché hanno portato il Paese alla rovina», si è giustificata con i media locali. Lo scandalo è scoppiato dopo che un deputato comunista ha scoperto che qualcuno aveva sputato nella sua zuppa. Una rapida indagine ha condotto a Iulia Borshenko (un cognome che contiene tra l’altro la parola borsh, la più popolare zuppa russa e ucraina a base di barbabietole). La donna è stata licenziata, ma parlando con i media ha spiegato il suo gesto come una dimostrazione della sua posizione politica personale. «Pensate che noi abbiamo un buon salario alla Supreme Rada cafeteria?», ha chiesto retoricamente riferendosi alla buvette del parlamento. «Per nulla, solo 3200 grivnie (circa 390 dollari) al mese, che non sono nulla se vivete nella capitale ucraina. Ho lavorato lì per quattro anni solo perché questo mi consentiva di vendicarmi contro i parlamentari per ciò che fanno al Paese e alla gente», ha spiegato. «Se qualcuno pensa che io mi penta di quello che ho fatto, si sbaglia: io seguo la mia posizione politica», ha proseguito. La cameriera ha ammesso di aver sputato più volte nelle zuppe dei deputati. Ora, ha annunciato, non cercherà più lo stesso lavoro: vuole cominciare la carriera della scrittrice.
Fonte: www.leggo.it
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