MANDURIA – I senatori del Movimento 5 Stelle; Donno, Moronese e Nugnes, e Pietro Iurlaro di Forza Italia, hanno presentato e fatto approvare dalla tredicesima commissione permanente del Senato, un ordine del giorno al disegno di legge sul Piano irriguo nazionale che apre degli spiragli in più per una possibile alternativa alla condotta sottomarina quale recapito finale del futuro depuratore di Manduria e Sava. Ne ha dato notizia il consigliere comunale di Fi di Manduria, Luigi Morgante, che ha spinto il senatore del suo partito a firmare l’ordine del giorno presentato dai pentastellati. «L’area in cui dovrebbe sorgere il depuratore – si legge nell’Odg – è stata dichiarata area naturale protetta dalla legge regionale 24 del 2002, nonché il tratto di terre e di mare prospicente è stato individuato quale zona Sic (sito di interesse comunitario). Pertanto, l’allocazione dell’impianto di depurazione in tali zone risulterebbe certamente inidonea alla tutela delle stesse e contraria alle normative richiamate». L’ordine del giorno impegna quindi il governo «a valutare la possibilità, nell’ambito delle proprie competenze, di sollecitare la Regione Puglia, di concerto con i comuni di Manduria, Avetrana, Sava e Maruggio, a individuare soluzioni tecniche condivisibili che tutelino l’ambiente, l’ecosistema e che rispettino il dettato normativo del codice dell’ambiente». Inoltre di «attivare politiche ambientali atte al contrasto dell’intrusione marina e della costante desertificazione dei territori interessati, scongiurando il rischio concreto della compromissione dell’equilibrio ambientale».
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