Degradato al ruolo di militare di truppa della Marina militare il Capitano di Vascello Giovanni Di Guardo, ex Comandante della Direzione di Commissariato di Taranto, arrestato il 14 settembre 2016 dalla Guardia di Finanza nell’ambito di indagini connesse ad un giro di appalti truccati da 5 milioni e mezzo di euro, nel corso dell’operazione “Backhander” che vide indagate 17 persone, 12 delle quali in stato di detenzione.
Il provvedimento di degradazione del Capitano di Vascello Giovanni Di Guardo – a quanto si apprende – “per motivi disciplinari”, è stato retrodatato al 14 settembre 2016, data del suo arresto. Come conseguenza della degradazione, Di Guardo è stato congedato dalla Marina militare.
L’ufficiale venne arrestato in flagranza di reato mentre riceveva dall’imprenditore Vincenzo Pastore una bustarella da 2.500 euro per pilotare una gara d’appalto da 11 milioni di euro per l’aggiudicazione del maxiappalto per le pulizie nelle basi navali di Taranto e Napoli.
Lo stesso provvedimento di degradazione e congedo è stato inflitto al Tenente di Vascello Francesca Mola, implicata insieme al CV Di Guardo nello stesso filone di indagine. Francesca Mola è stata la prima militare donna italiana ad essere arrestata.
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