Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 14.00, è giunta alla Sala Operativa 113 la segnalazione di una giovane donna allarmata da un messaggio inviato dal marito su WhatsApp che salutando lei e i bambini le comunicava di volersi togliere la vita.
Delle notizie apprese gli agenti sono riusciti ad individuare l’auto del giovane parcheggiata sul lungomare.
Suffragati dall’ulteriore segnalazione di alcune persone le quali, passando a bordo di una barca, avevano notato un giovane nei pressi del monumento del Marinaio, seduto al di là della ringhiera con palesi atteggiamenti suicidi, i poliziotti sono giunti immediatamente sul posto.
Gli agenti hanno individuato il giovane e sorprendendolo alle spalle lo hanno cinturato in vita trattenendolo attraverso la recinzione ed evitando che quest’ultimo in maniera veemente riuscisse a saltare nel vuoto.
Le operazioni di salvataggio e di persuasione non sono state semplici, visto il continuo dimenarsi del giovane che, probabilmente avendo avuto consapevolezza di non riuscire più nel suo intento, ha cercato sempre con più forza ed insistenza di divincolarsi dalla presa dei poliziotti.
Con l’aiuto di altri colleghi, giunti nel frattempo sul posto, i poliziotti, scavalcando la ringhiera, sono riusciti a sollevare il ragazzo peraltro di corporatura robusta e portarlo in sicurezza.
Il 30enne in preda ad una crisi nervosa è stato poi assistito dai sanitari del 118 ed accompagnato per le cure del caso al locale Ospedale.
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