I Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto, nell’ambito di un’attività di controllo straordinario del territorio predisposta dal Comando Legione Puglia nel periodo dal 27 al 29 dicembre, hanno eseguito mirati servizi, organizzati con il supporto di Reparti Speciali (NAS e Nucleo Ispettorato del Lavoro) e finalizzati al monitoraggio di attività commerciali operanti nel settore alimentare e dei giocattoli ed oggetti da regalo.
In particolare, i Carabinieri della compagnia di Taranto hanno ispezionato due pasticcerie, un’attività commerciale gestita da cittadini cinesi, un circolo ricreativo e una stazione di servizio. Nella circostanza sono state identificate tre persone sprovviste di contratto di lavoro e riscontrate irregolarità nelle autorizzazioni sanitarie per la somministrazione di alimenti e bevande, elevate contravvenzioni amministrative per importo complessivo di 10 mila euro e segnalata alla competente autorità amministrativa una persona trovata in possesso di un grammo di hashish, poi sottoposto a sequestro.
I carabinieri della Compagnia di Massafra, a seguito di approfonditi controlli in materia di lavoro, legislazione sociale e sanitaria eseguiti a carico di tre bar, hanno contestato violazioni penali per aver installato un impianto di videosorveglianza per il controllo dei dipendenti sul posto di lavoro e per detenzione in buste di spazzatura di ghiaccio alimentare in cattivo stato di conservazione, nonché violazioni amministrative per omessa consegna a lavoratore di copia di lettera di assunzione, per maxi sanzione per lavoro nero per aver omesso comunicazione preventiva di instaurazione di rapporto di lavoro, per aver attivato un locale deposito alimenti non autorizzato e in precarie condizioni igieniche, per aver esposto prodotti alimentari sfusi privi delle previste indicazioni, per inadeguatezza dei requisiti strutturali per mancanza idoneo spazio spogliatoio. Le relative sanzioni amministrative ammontano complessivamente a circa 4500 euro. Inoltre, nella circostanza, è stato altresì posto sotto sequestro amministrativo un locale adibito a deposito di generi alimentari e un frigorifero per ghiaccio e deferito all’Autorità Giudiziaria un 54enne, per il delitto di detenzione e commercio di prodotti con segni falsi.
I Carabinieri della Stazione di Marina di Ginosa, all’interno di una attività commerciale gestita da un cittadino del Bangladesh, hanno sottoposto a sequestro diversi giocattoli, per un valore di €. 150,00, destinati al mercato locale, perché sprovvisti del marchio di certificazione/omologazione europea.
I militari della Compagnia di Martina Franca hanno denunciato la titolare di una farmacia e il proprio convivente poiché quest’ultimo, sprovvisto di licenza e senza alcuna competenza medica, aveva consegnato arbitrariamente ad un cliente un farmaco diverso da quello indicato nella regolare impegnativa. Nell’occasione venivano contestate le violazioni per somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute, per abusivo esercizio della professione, omessa consegna a lavoratore di copia di contratto di lavoro e omessa comunicazione preventiva di instaurazione del rapporto di lavoro. Nel medesimo contesto, i militari hanno inflitto la sospensione dell’attività ed elevato contravvenzioni per l’importo complessivo di 6600 euro.
Inoltre, sempre i Carabinieri di Martina Franca hanno accertato presso un caseificio la presenza di confezioni di uova prive della stampigliatura sul guscio del relativo codice identificativo.
I Carabinieri della Compagnia di Manduria, all’esito di un controllo effettuato presso un caseificio, hanno disposto la sospensione dell’attività imprenditoriale e redatto proposta di chiusura alla Asl, avendo accertato violazioni per omessa consegna a lavoratore di copia di contratto di assunzione, per maxi sanzione per lavoro nero per omessa comunicazione preventiva di instaurazione di rapporto di lavoro, per mancata manutenzione dei locali adibiti ad attività produttiva e per aver esercitato attività produttiva casearia in locali non idonei. Nell’occasione le sanzioni pecuniarie inflitte sono state di circa 6 mila euro.
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