Oggi, 11 settembre 2019, alle ore 17.00 circa, al termine di immediate indagini, personale del dipendente nucleo investigativo ha deferito in stato di liberta’ per “violenza privata e procurato allarme”, A. M., 41enne di Leporano, gravato da precedenti giudiziari, operaio elettricista presso l’area portuale Ex “Ilva”.
Il predetto, alle precedenti ore 15.00, al termine del proprio turno lavorativo, pubblicava sul proprio profilo facebook, un post del seguente tenore: ”bene, ho finito di piazzare l’ordigno sotto le cisterne dell’Eni di Taranto. Il timer l’ho regolato per le 17. Due ore dovrebbero bastare per allontanarmi”.
Il prevenuto, prontamente identificato e rintracciato presso l’abitazione dei genitori, ammetteva le proprie responsabilità in ordine alla paternità dello scritto postato, soggiungendo trattarsi di un falso allarme che aveva inteso diffondere per un non meglio precisato senso di frustrazione personale e desiderio di rivalsa nei confronti della città di Taranto.
Nella circostanza, venivano precauzionalmente evacuati gli impianti produttivi e di stoccaggio di materie prime della locale raffineria “Eni” e del complesso portuale del suddetto stabilimento siderurgico. Le operazioni di bonifica, eseguite a cura dei militari artificieri della dipendente sez. Investigazioni scientifiche, coadiuvati da personale addetto alla sicurezza degli stabilimenti industriali, davano esito negativo. Le attività produttive riprendevano regolarmente alle successive ore 18.00.
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