TARANTO — I capi griffati «Yves Saint Laurent» , tutti di ottima fattura, sembravano qualitativamente autentici. False erano invece le etichette e il contratto di licenza con la maison francese proprietaria del logo. La centrale del falso, capace di far girare in tutta Europa e di rivendere per autentici qualcosa come 41.679 capi di abbigliamento per un controvalore di 3,7 milioni di euro (dal 2008 al 2010) era a Martina Franca, sede di una media industria tessile che, tra l’altro, operava con quaranta dipendenti totalmente in nero. A mettere fine al raggiro è stata la Guardia di finanza della compagnia della Valle d’Itria che con l’operazione denominata «Prét à porter» , ha ricostruito i collegamenti tra produttori martinesi e una fitta rete di rivenditori interessati a Noci e Locorotondo, nel Barese, a Preganziol in provincia di Treviso e Cremona e con fiduciari esteri a Lugano e Chiasso. Il portafoglio clienti si estendeva anche al di fuori dei confini nazionali con punti vendita nella Repubblica di San Marino, Irlanda, Belgio, Francia, Spagna, Grecia e Cipro. Quattro le ditte con titolari pugliesi coinvolte nella truffa: «VD Moda» di Vincenzo Croce con sede a Martina Franca, «Tradenvest» di Lugano, «Italiana Pronto Moda» con sede a Cremona, «Confezioni Russi» di Martina Franca e «Texitalia» con laboratorio Locorotondo, provincia di Bari. Sei in tutto le società del settore tessile coinvolte sul territorio nazionale e tre imprenditori denunciati che devono rispondere a vario titolo di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi; introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e impiego illegale di manodopera. L’inchiesta condotta dalle Fiamme gialle joniche su delega della Procura della Repubblica di Taranto è partita ad ottobre del 2010 da una denuncia-querela presentata proprio dalla casa di abbigliamento francese «Yves Saint Laurent» che segnalava la presenza sul territorio italiano di numerosi capi di vestiario verosimilmente contraffatti prodotti da un’azienda di Martina Franca. La segnalazione fu presentata alla Procura della Repubblica di Treviso che passò il procedimento a quella tarantina. Le indagini dei baschi verdi guidati dal colonnello Nicola Altiero, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Taranto, hanno portato allo scoperto come, già nel 2008, fosse stato realizzato un falso contratto di licenza d’uso del marchio, stipulato dapprima tra la multinazionale francese «PPR Group» (proprietaria dal 1999 anche del marchio «Yves Saint Laurent» ) e la «VD Moda» di Martina Franca. Naturalmente i proprietari della multinazionale francese non avevano mai apposto le firme, risultate poi false. Sinora su tutto il territorio nazionale sono stati sequestrati 27.000 articoli contraffatti per un controvalore di oltre duecentomila euro che saranno ceduti alla Croce Rossa Italiana.
Nazareno Dinoi
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