lunedì 25 Novembre, 2024 - 3:54:47

Da Taranto a Grottaglie fuori dalle città culturali. Guardatevi intorno e poi…

capitale della cultura 2018Una città in amore! Taranto anche per il 2018 è fuori dalle candidate città capitale della cultura.
Ostuni c’è!

Non c’è Martina Franca.
Non c’è la città della Ceramica, Grottaglie.
Non c’è la messapica Manduria. Ci sono Alghero La Spezia e la mia Cosenza.
Sapete le motivazioni delle scelte?
La progettualita’ culturale.

È da epoche che vado sostenendo che la cultura se non ha un progetto ormai è un non senso.
I piccoli incontri non fanno progetto. Anche le scuole giocano una partita importante. È inutile insistere con il già visto. È un paradosso.
Grottaglie ha il vuoto culturale eppure avrebbe potuto fare tanto, ma le idee fanno il progetto.
Taranto ha le solite parole molle e dal 1999 non riesce a realizzare nulla. Scavate e trovate.
Il nulla culturale. Manduria idem. Visitate Alghero. È il centro della cultura sarda non solo per attività istituzionali, ma anche per idee mostre serie eventi che creano circolazione.
Conosco tutte le 21 città candidate e tutte viaggiano da anni intorno a processi culturali pesanti e veicolanti.

E poi Cosenza. Visitate il centro di Cosenza. Ogni giorno diventa filiera progettuale. Il linguaggio di Cosenza è la Cultura.

Oggi il consulente culturale è l’amico Vittorio Sgarbi.

A Taranto chi è l’assessore alla cultura? Dal momento che abbiamo vissuto una alternanza straordinaria.
A Manduria? Grottaglie culturalmente è fuori da ogni evento. Chi sono stati gli assessori alla cultura?
La mostra della Ceramica? È il già visto. Il Museo? Quale progetto ha veicolato in questi anni.
Ci vogliono tecnici coraggiosi che hanno una provata esperienza per gestire la cultura. Mi diverte il fatto che in molte città basta essere docente per avere le qualità per essere nomibato Assessore. Bella questa!
Ma che dite?
Guardiamoci intorno per capire un po’ dove va il mondo e non il quartiere.
Insomma Taranto e provincia non fanno progetto e non fanno rete (che abusata e brutta parola).
Cosa fa la differenza tra Alghero e Grottaglie chiediamoci questo. Cosa fa la differenza tra la GRANDE Taranto e la piccola città dei Bruzi?
Per carità non creiamo polemiche inutili. I fatti occorrono.
Basta con le sagre delle polpette e facciamo cultura pesante con idee forti. Le polpette le cozze i panzerotti le mozzarelle non hanno bisogno di serate. Basta! Signori le Idee. Si recita con le capacità. È cosi se vi pare!
Il resto è senza senso.

Pierfranco Bruni

 

LE CITTA’ CANDIDATE
Ecco l’elenco delle 21 città in corsa per il titolo di Capitale italiana della cultura 2018. C’è davvero di tutto, dal nord (Trento) al sud (Piazza Armerina); dal capoluogo di regione (Palermo) al piccolo borgo (Aliano, Ostuni); fino ad arrivare alle originali candidature congiunte (Viterbo-Orvieto-Chiusi e Unione dei Comuni Elimo Ericini).

Notiamo la presenza di ben 14 candidature di città che non sono capoluoghi di provincia. A livello regionale, vince la Sicilia con tre candidature, seguita da Puglia, Sardegna, Veneto, Campania e Umbria con due.

1.      Alghero, provincia di Sassari, Sardegna
2.      Aliano, provincia di Matera, Basilicata
3.      Altamura, provincia di Bari, Puglia
4.      Aquileia, provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia
5.      Candidatura congiunta Viterbo – Orvieto (Tr) – Chiusi (Gr), Lazio/Umbria/Toscana
6.      Caserta, Campania
7.      Comacchio, provincia di Ferrara, Emilia Romagna
8.      Cosenza, Calabria
9.      Ercolano, provincia di Napoli, Campania
10.    Iglesias, Sardegna
11.    Montebelluna, provincia di Treviso, Veneto
12.    La Spezia, Liguria
13.    Ostuni, provincia di Brindisi, Puglia
14.    Palermo, Sicilia
15.    Piazza Armerina, provincia di Enna, Sicilia
16.    Recanati, provincia di Macerata, Marche
17.    Settimo Torinese, provincia di Torino, Piemonte
18.    Spoleto, provincia di Perugia, Umbria
19.    Trento, Trentino Alto Adige
20.    Unione dei Comuni Elimo Ericini (Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice), provincia di Trapani, Sicilia
21.    Vittorio Veneto, provincia di Treviso, Veneto

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Notizie su Pierfranco Bruni

Pierfranco Bruni
E' nato in Calabria. Ha pubblicato libri di poesia (tra i quali "Via Carmelitani", "Viaggioisola", "Per non amarti più", "Fuoco di lune", "Canto di Requiem", "Ulisse è ripartito", "Ti amero' fino ad addormentarmi nel rosso del tuo meriggio"), racconti e romanzi (tra i quali vanno ricordati "L'ultima notte di un magistrato", "Paese del vento", "Claretta e Ben", "L'ultima primavera", "E dopo vennero i sogni", "Quando fioriscono i rovi", "Il mare e la conchiglia") La seconda fase ha tracciato importanti percorsi letterari come "La bicicletta di mio padre", "Asma' e Shadi", "Che il Dio del Sole sia con te", "La pietra d'Oriente ". Si è occupato del Novecento letterario italiano, europeo e mediterraneo. Dei suoi libri alcuni restano e continuano a raccontare. Altri sono diventati cronaca. Il mito è la chiave di lettura, secondo Pierfranco Bruni, che permette di sfogliare la margherita del tempo e della vita. Il suo saggio dal titolo “Mediterraneo. Percorsi di civiltà nella letteratura contemporanea” è una testimonianza emblematica del suo pensiero. È presidente del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”. Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Ha ricevuto diversi riconoscimenti come il Premio Alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per ben tre volte. Candidato al Nobel per la Letteratura. Presidente Commissione Conferimento del titolo “Capitale italiana del Libro 2024“, con decreto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano del 28 Novembre 2023.

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