Grande evento archeologico a Taranto. Al centro la Sabap di Brindisi Lecce e Taranto. Sobrietà, eleganza, raffinatezza. Sono state queste le straordinarie sensazioni che hanno vissuto i visitatori della Mostra “TesORI clandestini – dal saccheggio alla valorizzazione” la cui inaugurazione si è tenuta questa mattina presso il Chiostro di San Domenico alla presenza della Dottoressa Maria Piccarreta, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, del Colonnello Luca Steffensen, Comandante Provinciale Carabinieri Taranto e del Capitano Michelange Stefano, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bari. Nel corso dell’inaugurazione è stata sottolineata l’importanza della collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto e il Comando dei Carabinieri – Tutela Patrimonio Culturale di Bari.
Un suggestivo viaggio tra prestigiosi beni di natura archeologica di rara bellezza confiscati a favore del MIBAC grazie all’attività di indagine condotta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Tra i beni esposti vanno segnalati i venti reperti ceramici scelti tra quelli della “Collezione Becchina”, la ricchissima collezione di oltre 3000 reperti recuperati in Svizzera e un anello sigillo in oro (in foto), risalente al periodo bizantino, appartenuto ad un protospatario di Costantino e recuperato, dai militari TPC di Bari, in provincia di Lecce.
L’obiettivo della mostra è quello di illustrare l’importanza della sinergia istituzionale tra il Ministero per i beni e le attività culturali e l’Arma dei Carabinieri al fine di meglio tutelare il patrimonio culturale nazionale ed evitare la sua alienazione e distruzione.
Quando la tutela diventa valorizzazione, il modello della cultura del patrimonio mostra tutta la sua scientificità e la mostra all’ex Convento di San Domenico testimonia una grande valenza il cui bene culturale è bene vero di una comunità. Taranto con la Sabap-le, guidata dalla dott.ssa Maria Piccarreta e il nucleo dei suoi collaboratori, è al centro della archeologia nazionale.
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