TARANTO – Alle prime ore dell’alba di oggi, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto e della Compagnia di Manduria, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari delle Compagnie Carabinieri di Taranto, , Massafra, Martina Franca e Castellaneta, con il supporto di un elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri Bari Palese ed unità cinofile antidroga ed antiesplosivo del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno, nonché della Compagnia Intervento Operativo dell’11° Battaglione CC di Bari, hanno dato esecuzione, nei comuni di Crispiano, Lizzano (Ta) e Torricella TA), a 32 provvedimenti cautelari (19 in carcere, 13 agli arresti domiciliari) emessi dal GIP del Tribunale di Lecce d.ssa Cinzia VERGINE, su richiesta del, Sost. Procuratore della Repubblica di Lecce – Direzione Distrettuale Antimafia – dr. Alessio COCCIOLI, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsioni, porto e detenzione di armi ed esplosivi .
Le indagini, avviate nel mese di aprile 2011 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Taranto e dirette dalla D.D.A. salentina, a seguito di indicazioni relative all’intervenuta alleanza fra il clan LOCOROTONDO di Crispiano ed il clan CAGNAZZO di Lizzano, consolidatosi quale unico gruppo di quel centro, a seguito dello scioglimento del clan MELE, hanno consentito, con un innesto investigativo su elementi del predetto disciolto gruppo da parte della Compagnia di Manduria, di accertare l’esistenza di un organigramma criminale di stampo mafioso, operante nell’ara orientale ed occidentale della provincia ionica facente capo a LOCOROTONDO Francesco, classe 1958 (pluripregiudicato di Crispiano, dotato di un ruolo assolutamente predominante), detto “Scarpa Longa”, già esponente del gruppo MODEO negli anni Novanta e dai fratelli pluripregiudicati e capi dell’omonimo gruppo criminale operante in Lizzano CAGNAZZO Cataldo e Giovanni Giuliiano, quest’ultimo denominato “Il vecchio”.
Nell’ordinanza – ha osservato testualmente il G.I.P. “…mai come in questo caso risulta presente tutto il catalogo degli elementi costitutivi rivelatori della mafiosità di un sodalizio criminale …censiti con certezza” . Nel corso delle attività investigative, infatti, oltre a definire le modalità delle attività illecite del clan, sono stati censiti anche: i rapporti tra il LOCOROTONDO e i fratelli CAGNAZZO nel riconoscersi come parte integrante del gruppo: tutti gli affiliati, oltre alla collaborazione criminale, infatti, avevano dei rapporti di solidarietà ed usavano chiamarsi con l’appellativo di “cumpà”; ovverosia compare; l’organizzazione di incontri periodici tra i sodali, con veri e propri “summit” nel corso dei quali i fedelissimi prendevano le decisioni più importanti, per lo più nella masseria dei fratelli CAGNAZZO, sita sulla strada che collega Lizzano a Fragagnano e convenzionalmente indicata come “là sopra”, vera e propria “base logistica del sodalizio”; il rigore delle regole interne e la struttura gerarchica con la rigida ripartizione dei ruoli ed in linea con la ritualità delle affiliazioni, con la presenza alle cerimonie di LOCOROTONDO Francesco, che con la dote di “medaglione con catena ”, massimo livello nell’ambito dell’associazione mafiosa “Sacra Corona Unita”, è sicuramente il capo indiscusso della malavita locale e referente ionico per la Sacra Corona Unita Il vocabolario degli affiliati comprendeva poi sintomatiche locuzioni, quali “famiglia”, “cupola”, “giuramento”, “società” “appartenenza”, “parrocchia”, estendendosi all’indicazione delle “doti”, intese quali gradi nell’ambito della malavita, con “battesimi”, perlopiù effettuati nell’indicata masseria, intesi come affiliazione di prima, di seconda, di quarta, nonché l’indicazione del “taglio”, che evoca la piccola ferita con sanguinamento che suggella l’affiliazione e la correlata acquisizione del “diritto di parola” in seno al sodalizio.
Significativo anche il linguaggio criptico per indicare lo stupefacente (eroina, cocaina e hashish): “movimento”, “prodotto da vendere”, “cose”, l’espressione “sono rimasto a piedi” per dire che la droga da vendere è finita; “panetta”; “libretto della moto”; “chiavi”, “pila”, “macchina”, “C.D.”, “pezzo”, “storia”.
Nell’operazione sono stati coinvolti anche tre appartenenti al disciolto clan MELE, intercettati in quanto avversi all’egemonia dei CAGNAZZO su Lizzano.
I destinatari delle misure sono stati condotti presso la casa circondariale di Taranto (19), ovvero sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni (13).
Il nome dell’operazione, deriva dall’appellativo dato a CAGNAZZO Giovanni Giulio “ il vecchio “.
Nel corso delle perquisizioni odierne sono stati sequestrati 54 gr. di cocaina e recuperate due pistole.
ELENCO SOGGETTI ARRESTATI E TRADOTTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO RESPONSABILI DEL REATO DI CUI ALL’ART. 416 BIS C. 1,2,4 E 5 C.P. ( PER AVER FATTO PARTE DI UN’ASSOCIAZIONE DI STAMPO MAFIOSO DENOMINATA “SACRA CORONA UNITA” FINALIZZATA ALLA COMMISSIONE DI UNA SERIE INDETERMINATA DI DELITTI ED IN PARTICOLARE, TRAFFICO ORGANIZZATO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO E DELITTI IN MATERIA DI PORTO E DETENZIONE DI ARMI:
- LOCOROTONDO FRANCESCO, NATO CRISPIANO 26.01.1958, IVI RESIDENTE VIA GRAMSCI N. 4/B, ALIAS “SCARPA LONGA”, CONIUGATO, PASTORE;
- CAGNAZZO GIOVANNI GIULIANO, NATO LIZZANO 24.06.1954, IVI RESIDENTE VIA PER FRAGAGNANO III TRAVERSA, CONIUGATO, PASTORE;
- CAGNAZZO CATALDO, NATO LIZZANO 09.12.1956, IVI RESIDENTE VIA PER FRAGAGNANO III TRAVERSA, CONIUGATO;
- D’ETTORRE SALVATORE, NATO VEGLIE (LE) 16.02.1970, RESIDENTE LIZZANO VIA MAGGIO N. 82, CONIUGATO, IMPRENDITORE;
- MASSARO ANGELO, NATO GROTTAGLIE (TA) 26.11.1979, RESIDENTE LIZZANO VIA POERIO N. 39, CONIUGATO;
- PANARITI GAETANO, NATO TARANTO 18.05.1983, RESIDENTE LIZZANO VIA MARGOTTI MARIA N. 27, CELIBE;
- PAPPADÀ ADRIANO, NATO TARANTO 08.07.1957, RESIDENTE LIZZANO C.DA RONCA, CONIUGATO;
- PAULI FABIO CESARE, NATO MANDURIA 14.04.1977, RESIDENTE LIZZANO VIA PRINCIPE UMBERTO N. 24, CELIBE;
- SARACINO FRANCESCO, NATO TARANTO 19.07.1975, RESIDENTE LIZZANO VIA L. ARIOSTO N. 30, CONIUGATO;
- SCORRANO ANGELO, NATO TARANTO 22.01.1984, RESIDENTE LIZZANO VIA PRINCIPE AMEDEO N. 124, CONIUGATO;
- GUALANO PASQUALE, NATO TARANTO 03.12.1986, RESIDENTE TORRICELLA VIA PALESTRO, CELIBE;
ELENCO SOGGETTI RESPONSABILI DEL REATO DI CUI ALL’ART. 74 C. 1,2,3 e 4 DEL D.P.R. 309/90 ( PER AVER FATTO PARTE DI UN’ASSOCIAZIONE ARMATA FINALIZZATA ALLA COMMISSIONE DI REATI INERENTI GLI STUPEFACENTI:
A. ARRESTATI E TRADOTTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO:
- MARANGI PAOLO, NATO TARANTO 08.04.1984, RESIDENTE TORRICELLA VIA MAGGIORE GALIANO N. 24, CELIBE;
- MARANGI STEFANO, NATO LIZZANO 11.08.1969, RESIDENTE TORRICELLA VIA ROSARIO, CONIUGATO;
- PANARITI VALERIO, NATO TARANTO 13.04.1975, RESIDENTE LIZZANO VIA DIFESOLA N. 1, CONIUGATO;
- RIZZO GIANLUCA, NATO TARANTO 02.07.1974, RESIDENTE LIZZANO VIA ARIOSTO N. 68, CONIUGATO;
- TOMA MARIO, NATO LIZZANO 17.09.1968, IVI RESIDENTE VIA TEVERE N. 17, CONIUGATO;
- FILARETI AUGUSTO, NATO FRANCIA 28.07.1979, RESIDENTE LIZZANO C.DA PALANTONE, CONIUGATO;
B. ARRESTATI E SOTTOPOSTI AGLI ARRESTI DOMICILIARI:
- ALTAMURA ANGELO, NATO TARANTO 11.08.1990, RESIDENTE LIZZANO VIALE CONVENTO N. 42, CELIBE;
- ANTONUCCI CARLO, NATO TARANTO 20.11.1984, RESIDENTE LIZZANO VIA PRAMPOLINI N. 9, CELIBE;
- BORRACCINO ALESSANDRO, NATO GROTTAGLIE 26.11.1980, RESIDENTE LIZZANO VIA POERIO N. 32, CONIUGATO;
- CATALDO DAMIANO, NATO TARANTO 17.02.1989, RESIDENTE LIZZANO VIA GRAMSCI N. 59, CELIBE;
- DE LAURO MARCO, NATO MANDURIA 25.07.1984, RESIDENTE TORRICELLA VIA ADUA N. 55, CELIBE;
- LACAITA COSIMO, NATO TARANTO 13.09.1975, RESIDENTE TORRICELLA VIA EMIDIO FANELLI N. 25, CONIUGATO;
- LENTI CATIA, NATA GERMANIA 25.03.1982. RESIDENTE LIZZANO VIA POERIO N. 39, COUNIUGATA;
- LI POMI ANTONIO, NATO TARANTO 20.12.1979, RESIDENTE LIZZANO VIA GARIBALDI N. 117, CONIUGATO;
- MATINO ALBERTA, NATA TARANTO 12.12.1984, RESIDENTE LIZZANO VIA BOCCIO N. 20. CONIUGATA;
- MELE DAMIANO, NATO TARANTO 16.03.1978, RESIDENTE LIZZANO VIA CUPELLE N. 45, CONIUGATO;
- PASTORELLI DANIELE, NATO MANDURIA 27.12.1982, RESIDENTE LIZZANO VIA G. GARIBALDI N. 151, CELIBE;
- POZZESSERE ENRICO, NATO TARANTO 25.05.1981, RESIDENTE LIZZANO VIA PASCOLI N. 103, CELIBE;
- SCORRANO ALESSANDRO, NATO GROTTAGLIE 17.10.1988, RESIDENTE LIZZANO C.DA PALANTONE.
ELENCO SOGGETTI ARRESTATI E TRADOTTI PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO RESPONSABILI DEL REATO DI CUI ALL’ART. 10 – 12 L. 14.10.74 NR. 497 ( PER AVER ILLEGALMENTE DETENUTO E PORTATO IN LUOGO PUBBLICO UNA PISTOLA:
- ZECCA ANTONELLO, NATO TARANTO 17.12.1979, RESIDENTE LIZZANO VIA PIETRO NENNI N. 41, CELIBE;
- LUMACA GIUSEPPE, NATO TARANTO 30.05.1982, RESIDENTE LIZZANO VIA FONTANELLE, CELIBE.
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