È di oltre 12.000 euro il valore delle 377 banconote false sequestrate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto a seguito di attività dirette a contrastare il fenomeno del cosiddetto “falso nummario”.
In tale contesto, gli approfondimenti delle Fiamme Gialle tarantine sono stati finalizzati a ricostruire l’intera filiera del falso, partendo anche dal singolo detentore di banconota contraffatta, per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, quali la truffa e il riciclaggio.
La “classifica” delle banconote false sequestrate vede al primo posto il taglio da 20 euro (274 banconote per un valore di 5.480 euro), seguito da quello da 50 euro (55 esemplari per un corrispondente valore pari a 2.750 euro) e quindi da 100 euro (41 biglietti per un corrispondente valore pari a 4.100 euro); nelle restanti posizioni figurano le banconote con tagli da 10 euro (3 pezzi) e da 5 euro (4 pezzi).
Per quanto attiene ai tagli di maggior valore, non si registra la presenza di banconote da 200 e da 500 euro.
Un significativo supporto alle indagini arriva anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi (“C.N.A.”) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al Comando Provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Taranto.
Lotta alla criminalità economico – finanziaria e sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento: sono queste le prerogative di legge affidate al Corpo per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali, nonché a salvaguardia della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta.
Un comparto di specialità definito dal Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177, nell’ambito della razionalizzazione delle funzioni di polizia e dei servizi strumentali, con il quale è stato affidato al Corpo il compito preminente sulla vigilanza del settore, affrontata nella duplice funzione di polizia economica e finanziaria e di polizia giudiziaria, volta alla ricerca, prevenzione e repressione dei reati in argomento.
Contrastare la falsificazione dell’euro contribuisce ad accrescere l’affidabilità e la sicurezza della moneta unica, simbolo tangibile dell’unità europea.
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