TARANTO -Nell’ambito della costante ed attenta attività di vigilanza della Guardia Costiera di Taranto lungo tutto il litorale di competenza, finalizzata al controllo sull’intera filiera di pesca ed al contrasto alla pesca illegale, personale militare dipendente del nucleo Polizia marittima e difesa mare di questo Comando, nella giornata odierna, dopo una intensa attività di indagine ed appostamenti, ha individuato, nella città vecchia nei pressi del mercato ittico, un container nel cui interno è stato rinvenuto un quantitativo di circa 2 quintali di mitili e frutti di mare in cattivo stato di conservazione, oltre ad un ulteriore container occultato. Dopo aver ricevuto l’autorizzazione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Taranto, il personale militare dipendente coadiuvato da una pattuglia automontata del Comando Provinciale dei Carabinieri e dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Taranto, ha proceduto all’apertura forzata del container occultato al cui interno sono state rinvenute ventitre cassette di novellame per un quantitativo di circa 150 KG. Sempre nell’ambito della medesima attività una dipendente unità navale ha individuato presso la banchina galleggiante di Via Cariati un pescatore in possesso di ulteriori quattro casse per un totale di circa 30 kg di novellame di pesce azzurro. Tutto il prodotto sequestro è stato successivamente sottoposto a controllo sanitario da parte degli Ispettori della locale Asl intervenuti sul posto. I frutti di mare sono stati distrutti per cattivo stato di conservazione mentre il novellame, giudicato idoneo al consumo umano, è stato devoluto completamente in beneficenza. I responsabili saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria competente.
La citata attività illecita condotta in spregio delle norme emanate in materia di pesca e nel rispetto dell’ambiente marino, mette in rilievo l’intensa attività di controllo e contrasto da parte del Corpo delle Capitanerie di Porto alla pesca illegale di specie ittiche vietate, nonché all’utilizzo di attrezzi da pesca non consentiti. Soprattutto, dette operazioni sottolineano gli sforzi profusi dal personale della Capitaneria di Porto di Taranto affinché venga salvaguardata quella antica attività di pesca, effettuata nel rispetto delle leggi e del mare, che da sempre ha caratterizzato il Golfo di Taranto.
La pesca selvaggia del novellame, presente nei nostri mari anche a pochi metri dalla riva, distorce gli equilibri naturali e l’ecosistema marino, mettendo in pericolo alcune specie ittiche le quali, nel tempo, rischiano di scomparire del tutto.
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