MANDURIA – Riparte da quota 900 il treno dei laboratori didattici di ClassLab, organizzati dalle associazioni manduriane Vento Refolo, Profilo Greco e Il Gioco dell’Arte. A tale cifra, infatti, ammonta il numero di bambini e ragazzini già prenotati per la terza edizione del ricco programma di attività, che promette di far vivere ai giovanissimi allievi nuove avvincenti avventure tra archeologia, arte e natura, sotto l’egida della rispettiva scuola di appartenenza.
Per l’anno scolastico 2016-2017 sono otto sono le proposte di ClassLab, rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo grado, che negli anni passati hanno risposto alla chiamata da Manduria, Sava, Avetrana, Maruggio, Erchie, Lizzano, Pulsano, Alezio, Francavilla Fontana, Martina Franca, con più di 1700 partecipanti.
L’elenco dei laboratori comincia con “Missione Archeologo”, un progetto che punta a sollecitare negli alunni le emozioni autentiche dell’archeologo professionista, attraverso la sperimentazione di conoscenze specialistiche (scavi simulati, con ricognizioni dei siti, ricerca e recupero dei reperti archeologici).
Il laboratorio di argilla e archeologia “A prima vista”, invece, si fonda sul disegno archeologico e sullo studio dei vasi antichi, per poi finire con le “mani in pasta” a modellare l’argilla, come già si faceva oltre duemila anni fa.
Arte e osservazione dal vivo sono gli elementi centrali di “Maschere e facciate”, il laboratorio che prevede lo studio delle facciate delle chiese del centro storico di Manduria e delle curiose maschere apotropaiche, effigiate in alcuni angoli dei vicoli antichi. Allo studio segue la riproduzione dei particolari architettonici e scultorei, mediante l’uso di diverse tecniche artistiche (acquerello, chiaroscuro, modellato).
C’è spazio anche per i più piccoli, con il laboratorio didattico-naturalistico “Impronte magiche”, che permette a ogni partecipante la realizzazione di un originale portafortuna, creato attraverso l’utilizzo delle foglie, con la tecnica dell’impronta e con l’impiego di particolari strumenti.
“Mettiamo su una capanna”, invece, è un laboratorio che si compone di due attività, inerenti alla preistoria. Si inizia con la creazione di un modellino di capanna neolitica e si prosegue con la realizzazione di un murales raffigurante scene di caccia, ispirato all’arte rupestre e prodotto con le differenti tecniche pittoriche della preistoria.
Il laboratorio di storia dell’alimentazione “Da un pugno di grano” fa cimentare gli alunni nella produzione della farina, attraverso l’uso di pezzi di pietra naturale. Al centro di tutto, l’osservazione della natura e dei suoi prodotti, oltre che il gioco e la sperimentazione dell’uso della macina manuale, così come si faceva già dal neolitico.
Il laboratorio di pittura a olio, denominato “A macchia d’olio”, si fonda sulla vocazione agricola del territorio e sulla combinazione degli elementi naturali. L’olio, infatti, è sempre stato utilizzato nell’arte pittorica, insieme con i colori naturali. Durante il laboratorio, gli alunni proverranno a dipingere utilizzando l’olio di oliva.
Infine, la novità di quest’anno, incentrata sul recupero antropologico della tradizione: “Giochi dei nonni tra i vicoli”. Una mattinata dedicata alla riscoperta dei giochi dei decenni passati, ricchi di fantasia e opportunità di socializzazione. L’esperienza farà vivere momenti ludici, accompagnati da aneddoti e racconti su come un tempo si costruivano occasioni e attività per stare insieme.
Tutti i moduli didattici sono ideati e condotti da professionisti dei beni archeologici e da guide turistiche accreditate presso la Regione Puglia, coadiuvati da educatori professionali.
Per maggiori informazioni e per prenotare un’esperienza indimenticabile si può consultare il sito internet www.ventorefolo.it.
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