MANDURIA – Hanno riacquistato la liberta dopo 21 giorni dall’arresto i quattro manduriani Antonio Pichierri di 21 anni, Cosimo Damiano Lombardi di 52, Giovanni Marinò di 22 e Antonio Giovanni Dimagli di 19, arrestati lo scorso 22 luglio con l’accusa di rapina a mano armata e furto. Il tribunale del riesame presieduto dalla giudice Paola Morelli, ha annullato le ordinanze di custodia cautelare notificate agli interessati dagli agenti del commissariato di polizia di Manduria che avevano condotto le indagini. Il tribunale ha accolto le tesi difensive basate sulla non utilizzabilità per difetto formale di alcune intercettazioni. Il collegio degli avvocati era composto dai penalisti Lorenzo Bullo, Antonio Liagi, Davide Parlatano e Fabio Falco.
Secondo l’accusa i quattro indagati avrebbero commesso almeno sette rapine, tra maggio e giugno di quest’anno, ai danni di esercizi commerciali, civili abitazioni e stazioni di rifornimento carburanti. Tra le rapine di cui si sospetta siano stati autori, da cui sono partite le indagini, c’è anche quella a carico dell’avvocato e consigliere comunale di Manduria, Francesco Ferretti. Questo episodio non viene compreso tra i crimini contestati ai presunti rapinatori perché mancano elementi certi ma solo sospetti sull’attribuzione.
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