giovedì 26 Dicembre, 2024 - 12:22:57

Torre dell’Ovo, da 500 anni a difesa del nostro mare

casamatta torre dell'ovo
Credit Photo: Tommaso Duggento

Cari amici, nell’attesa che venga fatta chiarezza sulla improvvida demolizione o crollo del fortino militare (“casamatta”) posto in adiacenza alla nostra Torre dell’Ovo, voglio a bassa voce ricordare che detta torre fu citata per la prima volta nel 1591.

Situata su un promontorio dominante un’ampia insenatura, dove, in epoca feudale, sorgeva l’antico porto di Maruggio, costituiva un presidio contro le minacce (pirati) provenienti dal mare.

torre dell'ovo
Credit Photo: Tommaso Duggento

La scelta del luogo per la costruzione della torre rispondeva a precise necessità di natura strategica poiché, occupando il punto più alto del promontorio, essa consentiva una visione ampia e completa per l’avvistamento di eventuali imbarcazioni corsare in avvicinamento. Circa l’anno esatto della sua costruzione, alcune recenti ricerche hanno rilevato che nel marzo del 1566 (1568) si tenne in Taranto un’asta pubblica, da parte di Alonso Salazar, finalizzata alla costruzione di detta torre (erroneamente datata da Wikipedia nel 1473). Divenne presto “posto di avvistamento per cavallari (cavalieri di Malta) ai quali ultimi era affidata la guardania.”

Ai cavalieri crociati era comandato “a far la guardia di giorno e di notte, fare i soliti segni acciocché le genti (maruggesi) dei luoghi vicini avvisati, poiché accorrendo possano ritirarsi al Fronte dentro la Terra… (di Maruggio)”. Nei secoli successivi prestarono servizio altre guardie… fino a che… nel secolo XIX la torre diventerà sede delle Guardie Doganali quindi, durante la prima guerra mondiale, verrà utilizzata come postazione logistico-militare. In seguito fu destinata, fino agli anni ’50 del secolo scorso, come sede della Marina Militare.

Torre dell'Ovo
Credit Photo: Tommaso Duggento

Gli ultimi interventi di piccola manutenzione risalgono agli anni 1968/’69, quando la torre ospitò i componenti di una spedizione archeologica della Marina Militare Americana, incaricati di esplorare il “prezioso” mare di Monte dell’Ovo.

Abbandonata all’incuria degli amministratori locali del tempo e all’ingiustificabile indifferenza della Capitaneria di Porto di Taranto, negli anni ’70 fu adibita (ahimè!) a pizzeria. Dagli anni ’80 ad oggi… è tutt’altra storia, di cui non voglio scrivere. Non ho occhi per vedere, né orecchie per sentire e tanto meno lingua per parlare.

Dopotutto Oscar Wilde scriveva: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.”

Tonino Filomena

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Notizie su Tonino Filomena

Tonino Filomena
Antonio Paolo Filomena (detto Tonino), è nato e vive a Maruggio (Taranto). Scrittore e storico. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Master in Finanza e Contabilità degli Enti Locali. Già Dirigente Area Affari Generali del Comune di Maruggio (Ta) e Funzionario Giudiziario Tribunale Taranto - Ufficio Giudice di Pace di Manduria (Ta). Già Segretario-tesoriere del Comitato nazionale per la tutela e valorizzazione della lingua e dei patrimoni culturali delle minoranze etnico-linguistiche in Italia (2004-2007) e del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Sandro Penna (2006-2008). Organizzatore di eventi culturali, coordinatore e relatore di numerosi convegni di studio e Premi Nazionali alla Cultura, per il cui impegno ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Letterario Nazionale Saturo d'Argento per la storia locale e la medaglia al merito conferita dal Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta. E' Presidente regionale (Sez. Puglia) del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Membro della Società di Storia Patria per la Puglia (Sez. Taranto). Testimonial del Comitato Nazionale Tecnico Scientifico “No Lombroso” di Torino. Componente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Manlio Sgalambro. Ha pubblicato: Sindacalismo Fascista (2000). Maruggesi nel primo Novecento (2001). Il relitto della Madonnina (2004). Guida a Maruggio dentro e oltre la storia (2006). Paese nostro povero ma bello (2009). Attacco a Maruggio 13 giugno 1637 (2010). Gli occhi della memoria (2011). Nel ventre della Balena Bianca (2012). Così parlò Bilbo (2013). Il soldato contadino (2015). L’infanzia perduta (2018). Il canto della nostalgia (2020). La bellezza dell'attimo (2021). Memorie di un Topo di Fogna (2023). Suoi contributi in: Maruggio nel solco dei secoli: il medioevo di Av. Vv. (1997). Marcello Gigante il sentimento della grecità e il Mediterraneo di Aa.Vv. (2003). San Francesco di Paola di P. Bruni (2003). Oltre la foresta – L’estetica della politica di P. Bruni (2005). Etnie – Popoli e civiltà tra culture e tradizioni di Aa.Vv. (2005). I calabro-greci. Chi sono? di Aa.Vv. (2005). Scanderbeg tra letteratura e radici mediterranee di Aa.Vv. (2006). Sui passi della Magna Grecia di Aa.Vv. (2006). Maschere sotto la luna, J. Contijoch di N. De Giovanni (2006). Un Bene Culturale per Comunità di Aa.Vv. (2006). D’una o dell’altra riva di questo mare di Aa.Vv. (2006). L’inquietudine del vivere di Aa.Vv. (2007). Solo uno sguardo io vidi… di Aa.Vv. (2007). Maruggio: la tua Terra, il tuo mare (2007). Oltre l’incompiuto – Letteratura e Risorgimento per una nuova idea d’Italia di Aa.Vv. (2011). Alessandro Manzoni – La tradizione in viaggio di Aa. Vv. (2023). Suoi interventi su: Rai1, Rai2, Rai Puglia e testate giornalistiche nazionali.

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