Alla falesia e alla roccia precipitata nel mese di marzo, ora si aggiunge il crollo di un altro pezzo della storica Torre Costiera fata edificare dagli Aragonesi intorno al 1550 su un’ampia insenatura naturale ad un’altezza di circa 20 metri dal livello del mare per avvistare i pirati saraceni. Nei giorni scorsi un’altra parte consistente di questo inestimabile “patrimonio storico e culturale” è crollato nella zona sottostante mentre un’altra è in procinto di cedere.
Nel 2010 i Vigili del Fuoco di Taranto intervenuti a seguito di mio esposto,avevano rilevato uno stato evidente di diffuso degrado della Torre, denotando evidenti fenomeni di sgretolamento delle pareti perimetrali e preoccupanti crepe e lesioni nella muratura portante tale da esigere “ad horas” un immediato intervento di consolidamento delle strutture portanti e del costone sottostante in “comprovato imminente pericolo di crollo”. Successivamente al sopralluogo dei Vigili del Fuoco, l’allora Sindaco Sindaco di Maruggio ( Comune in cui ricade la Torre) Alberto Chimienti, emesse ordinanza del 26 aprile 2010 per la realizzazione di “opere provvisionali”, recinzione e segnaletica, necessari alla messa in sicurezza della “Torre” in questione e del sito circostante.
Ma cosa hanno fatto in tutti questi anni gli amministratori locali, provinciali e regionali per cercare di salvare la “Torre Saracena?”. Il Comune di Maruggio ha presentato alla Regione Puglia il “Progetto definitivo dei lavori di salvaguardia della Torre Costiera” il cui importo iniziale è pari ad un milione di euro ma, a tutt’oggi, la burocrazia non fa partire i lavori necessari in quanto, nonostante i ripetuti solleciti (vedesi nota del 11 aprile 2014) l’Autorità di Bacino della Puglia non ha ancora rilasciato il PAI (Piano Assetto delle Acque) “Vincolo Idrogeologico”. E nel frattempo non solo la Torre Saracena continua a crollare, ma la situazione di pericolo per la pubblica incolumità è ritornata a ripresentarsi in maniera concreta in quanto , a distanza di 4 anni essendo venute meno alcune “opere provvisionali” (tra tutte la recinzione dell’area sottostante la “Torre”), soprattutto durante la stagione balneare, tanti curiosi e amanti della fotografia si spingono sino ad accedere pericolosamente all’interno dell’area e del manufatto pericolante.
In attesa, e nella speranza che l’Autorità di Bacino della Regione Pugliapossa accorciare i tempi della burocrazia e rilasciare in tempi brevi il parere sul“vincolo idrogeologico” necessario e indispensabile per l’avvio dei lavori di salvaguardia e recupero della “Torre” (ancora prima che questa crolli del tutto) il Sindaco del Comune di Maruggio è chiamato ad adottare tutti quei provvedimenti necessari mirati a garantire la sicurezza della pubblica incolumità.
Mimmo Carrieri
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