Domenica, 3 febbraio, l’Igeco Costruzioni SpA con un avviso pubblicato sul social Facebook annunciava la sospensione di alcuni servizi di spazzatura e la chiusura dell’unica isola ecologica della zona. Il sindaco di Torricella, Michele Schifone, dopo aver appreso della pubblicazione dell’avviso, ha voluto fa sapere che non ha gradito la decisione e le dichiarazioni degli amministratori della società appaltatrice del servizio, in special modo quando si accusa l’amministrazione comunale di non aver onorato i pagamenti. Il primo cittadino, con grande collera e con documenti alla mano, chiarisce la sgradevole vicenda.
«È doveroso fare una premessa – afferma Schifone con una nota inviata alla nostra redazione – che riguarda il funzionamento della macchina amministrativa. Tutti sanno e solo qualcuno fa finta di non sapere che i pagamenti non vengono effettuati dal sindaco ma è un atto che spetta agli uffici comunali. Detto questo che già è un dato incontrovertibile, mi preme entrare nel merito della questione. L’Igeco ha informato il comune di Torricella di questa sospensione, con documenti alla mano, solo sabato mattina alle ore 10 a mezzo pec. Tutti sanno, che l’apparato amministrativo degli enti pubblici, a quell’ora ed in quel giorno sono chiusi. Dunque, oltre al fatto che avevamo subito un furto, nessuno avrebbe potuto leggere quella comunicazione. Ma il giorno successivo, ossia domenica 3 febbraio alle ore 14, la stessa Igeco ha pubblicato il medesimo avviso su Facebook. Mi pare chiaro che alle spalle di questo giochetto, – sottolinea il sindaco – ci sia stata la chiara volontà politica di screditare questa amministrazione e le date lo confermano. Si evince la chiara volontà di gettare fango sull’immagine del mio comune».
«Comunque – prosegue il primo cittadino – io sempre lunedì, ho avviato un’indagine interna per chiarire la questione. Da qui, sottolineo alcuni aspetti fondamentali per capire cosa è successo. Il 9 gennaio, con un decreto del tribunale vengono nominati i commissari giudiziari della società ed il 21 gennaio viene indicato dal Prefetto l’amministratore straordinario che deve gestire l’appalto dell’Igeco Costruzioni SpA, di cui comune capofila è Manduria. Il 25 gennaio intanto, l’Igeco ci richiede il versamento delle fatture arretrate ma il 1 febbraio, per prudenza, il nostro dirigente comunale si rivolge all’amministratore straordinario per verificare se possono essere effettuati pagamenti in favore dell’Igeco. La sua risposta nei nostri uffici arriva il 4 febbraio con una pec, in cui un amministratore straordinario ci comunica il nulla-osta al pagamento di tali somme. Questo è realmente, ciò che è accaduto».
«A questo punto – prosegue il sindaco difendendo il buon operato della sua amministrazione e dei suoi uffici – aspetto delle scuse da parte di tutti coloro che, ingiustamente. hanno danneggiato l’immagine della città che mi onoro di rappresentare e non escludo la possibilità di chiarire nelle sedi più opportune. E questo un classico esempio di come si voglia denigrare a tutti i costi, con una precisa regia, il lavoro di chi si sta impegnando per questo territorio». Schifone riferisce anche sul mancato pagamento delle fatture arretrate nei confronti della società Igeco e chiarisce e, ne sottolinea le motivazioni della sospensione «Eravamo in possesso di comunicazioni riservate e derivanti da vicende giudiziarie in capo alla ditta che ci obbligavano a sospendere i pagamenti. Ed infatti, – prosegue il primo cittadino – i soldi sono sempre stati accantonati e pronti per saldare quanto dovuto, non certo sono stati spesi per altro. Mi spiace solo che si sia costruito ad hoc un caso – conclude amareggiato Schifone – finalizzato a danneggiare la mia amministrazione ma alla fine, la verità vince sempre».
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