TORRICELLA – “ Il nuovo consiglio Comunale di Torricella si è insediato da pochi giorni ma già ci sono argomenti di discussione di assoluta importanza “. E’ quanto fa notare il dott. Franco Depascale, dirigente del gruppo politico “ Uniti per il territorio – Turco Sindaco ”.
“ Il primo problema riguarda il mancato rispetto delle quote rosa nella composizione della giunta comunale, così come previsto dall’art. 1 della L. n. 56 del 7 aprile 2014 ( in base al quale nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico) e quindi, nel caso di Torricella, in Giunta dovrebbero essere presenti due donne .
Tra l’altro – prosegue Depascale – non risulta esperita da parte del Sindaco alcuna istruttoria per la scelta della nominanda che evidenzi l’impossibilità del rispetto della suddetta percentuale.
Si fa notare a tal proposito che “ non è sufficiente allegare due comunicazioni di rifiuto a svolgere la carica di assessore per ritenersi provata l’impossibilità a garantire la presenza dei due generi, dovendosi dare prova dell’istruttoria sindacale effettivamente espletata per reperire membri di giunta del genere sottorappresentato (T.A.R. Catanzaro, n . 1 /2 0 1 5 ) ”; inoltre “ l’impossibilità è rinvenibile nel caso in cui lo Statuto non prevede la possibilità di nominare assessori cittadini non facenti parti del Consiglio comunale (cfr. art. 4 7 , c. 4 , TUE L per comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti), e nel Consiglio comunale non siano presenti esponenti di sesso femminile della lista del Sindaco (T.A.R. Milan o, n . 9 6 1 /2 0 1 5 )” .
L’ altro problema riguarda, invece, l’assegnazione da parte del Sindaco di deleghe a carattere generale e assessorile a consiglieri comunali. “ La delega – continua Depascale – è un provvedimento amministrativo mediante il quale il Sindaco trasferisce l’esercizio del potere di adottare gli atti rientranti in una determinata sfera di competenza. Ed è un potere che non può avere il Consigliere comunale al quale la legge ammette la possibilità di “ delega-incarico ”, ma solo per coadiuvare l’attività del Sindaco per compiti specifici e a tempo limitato ed i cui provvedimenti faranno capo e saranno sottoscritti solo dal Sindaco.
In pratica ed in sintesi – conclude Depascale – il Consigliere-Delegato studia e approfondisce particolari argomenti e espone al Sindaco il suo punto di vista, nient’altro ”.
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