Taranto, 24 luglio 2024 – Ogni speranza di ritrovare viva Antonietta Arcuri, scomparsa lo scorso 13 luglio, si è infranta oggi con il tragico ritrovamento del suo corpo senza vita nella sua abitazione in via Scoglio del Tonno, alla periferia della città. L’anziana donna, ex insegnante, era nota nel quartiere per essere una raccoglitrice seriale di immondizia.
Le ricerche erano iniziate immediatamente dopo la denuncia di scomparsa, con i carabinieri che avevano invitato chiunque avesse notizie o segnalazioni a farsi avanti. Purtroppo, dopo giorni di apprensione, le autorità hanno fatto la macabra scoperta.
L’abitazione di Antonietta, come anche gli altri sei appartamenti di sua proprietà, era sommersa dai rifiuti accumulati negli anni. La donna era solita girare per le strade con un carrello, raccogliendo oggetti di ogni tipo, una pratica che aveva trasformato le sue case in vere e proprie discariche. Per recuperare il corpo, è stato necessario un lungo e difficile lavoro di sgombero. Sono state riempite centinaia di buste di plastica con i rifiuti, come riportato dalla stampa locale.
Questa triste vicenda solleva interrogativi non solo sulla solitudine e le difficoltà psicologiche che possono colpire le persone anziane, ma anche sull’importanza di un supporto comunitario e istituzionale che possa prevenire situazioni di degrado e abbandono. Antonietta Arcuri è diventata un simbolo di una società che spesso dimentica i suoi membri più vulnerabili.
Le autorità continueranno le indagini per capire le cause del decesso, anche se al momento non ci sono sospetti di criminalità. Resta il dolore di una comunità che ha perso una delle sue abitanti in circostanze così drammatiche e la speranza che episodi simili non si ripeta
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